Ars, eletto l’Ufficio di presidenza | Micciché: “Via i tetti agli stipendi”

di Redazione

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Ars, eletto l’Ufficio di presidenza | Micciché: “Via i tetti agli stipendi”

| giovedì 21 Dicembre 2017 - 16:43

Giorgio Assenza (Diventerà Bellissima), Giuseppe Bulla (Udc) e Salvatore Siragusa (M5s) sono stati eletti deputati questori dell’Ars rispettivamente con 32, 30 e 28 preferenze. Sono state 7 le schede bianche, nessuna scheda nulla, mentre i votanti sono stati 64. Il M5S ha votato anche per un secondo candidato Stefano Zito che ha ottenuto però 15 voti.

Il Pd resta resta dunque fuori dagli incarichi più importanti, ma si piazza tra i deputati segretari eletti che sono Alfio Papale di Forza Italia, Nello Di Pasquale del Pd e Stefano Zito del M5S. I tre hanno ottenuto rispettivamente 36, 34 e 19 voti (cinque le schede bianche, una nulla).

Il Movimento cinque stelle, il primo gruppo all’Ars con 20 deputati, ha quindi tre componenti (oltre al segretario, un questore e un vicepresidente) due Forza Italia. Domani alle 10 sarà la volta della composizione delle commissioni. Anche in questo caso regna grande incertezza. 

Intanto il neo presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè mette subito le cose in chiaro dichiarando di non voler mantenere i tetti agli stipendi: “Non ho mai detto che aumenterò gli stipendi del personale dell’Ars, ma l’accordo sui tetti da 240 mila euro ai dirigenti scade a fine mese, per cui dal primo gennaio si applicano le vecchie tabelle”.

“Anche perché si trattava di una solidarietà una tantum e in base a un pronunciamento della Consulta non si poteva neppure fare. Comunque, se il Senato dovesse intervenire poi si vedrà…”, ha detto Miccichè parlando con la stampa parlamentare durante i tradizionali auguri di fine anno.

Il taglio di tutta la classe dirigente dell’Ars “ci ha lasciato con giovani bravissimi che non hanno più chi li guidi e li formi – aggiunge Miccichè -. Un fatto che ha creato imbarazzi. Occorrerà rinforzare la struttura dell’Assemblea. Non prenderò dirigenti esterni, se non necessario. In Sicilia siamo in una situazione di crisi molto forte e quindi oggi questa Assemblea deve funzionare. Dobbiamo creare due macchine forti, governo e Ars. Ringrazio chi si è fatto grande con i tagli, ma non penso abbia risparmiato poi tanto”.

 

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