Gerusalemme capitale, schiaffo dall’Onu | Passa la risoluzione di Yemen e Turchia

di Redazione

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Gerusalemme capitale, schiaffo dall’Onu | Passa la risoluzione di Yemen e Turchia

| giovedì 21 Dicembre 2017 - 19:13

Il tanto atteso fronte anti-Trump all’Onu, alla fine, si è materializzato. L’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha approvato a larga maggioranza la risoluzione presentata da Yemen e Turchia contro il riconoscimento di Gerusalemme capitale di Israele promosso dagli Usa. 

La risoluzione è passata con 128 voti a favore, 9 contro e 35 astensioni. A favore della risoluzione ha votato anche l’Italia. Contro si sono espressi il Guatemala, l’Honduras e il Togo. Tra gli astenuti, invece, il Canada e alcuni Paesi dell’Est Europa: Repubblica ceca, Polonia e Romania. 

“Questo voto finirà nel secchio della spazzatura della storia”, ha attaccato il rappresentante israeliano. Lo stesso premier israeliano Benyamin Netanyahu non aveva usato mezzi termini: “La città è la capitale di Israele, che l’Onu la riconosca o no. Ci sono voluti 70 anni prima che gli Usa la riconoscessero come tale, e ci vorranno anni anche per l’Onu”, ha aggiunto il leader israeliano parlando nel corso dell’inaugurazione di un ospedale. 

“Gli Stati Uniti ricorderanno questo giorno”, ha tuonato l’ambasciatrice statunitense alle Nazioni Unite, Nikki Haley, minacciando di tagliare i fondi americani all’Onu. “Israele respinge la decisione all’Onu e allo stesso tempo è soddisfatta per l’alto numero di Paesi che non hanno votato a favore della risoluzione”, ha dichiarato in una nota l’ufficio del premier israeliano, Benjamin Netanyahu. Il premier inoltre “ringrazia il presidente americano Trump per la sua posizione chiara a favore di Gerusalemme e i Paesi che hanno votato con Israele”. 

“Questa decisione ribadisce ancora una volta che la giusta causa palestinese gode del sostegno della comunità internazionale e che nessuna decisione da qualsiasi parte può cambiare la realtà: Gerusalemme è un territorio occupato in base alla legge internazionale”, ha invece dichiarato il portavoce del presidente Abu Mazen, Nabil Abu Rudeineh. “Continueremo i nostri sforzi all’Onu e nelle organizzazioni internazionali per mettere fine all’occupazione e stabilire il nostro stato di Palestina con Gerusalemme est su capitale”.

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