Maxi sequestro di botti illegali: due arresti VD

di Redazione

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Maxi sequestro di botti illegali: due arresti VD

| mercoledì 27 Dicembre 2017 - 08:31

Mancano pochi giorni al capodanno e per le forze dell’ordine, impegnate nelle consuete operazioni di controllo sul territorio, il contrasto dell’illegale produzione, vendita e possesso di artifizi pirotecnici diventa una priorità. Proprio in questo contesto si inseriscono diverse operazioni portate a termine dall’Arma di Bari negli ultimi giorni.

I militari della Compagnia di Trani (BT) e della Stazione di Ruvo di Puglia (BA), che da un po’ di tempo tenevano sotto controllo D.D.C. 25enne del luogo, hanno deciso di eseguire a suo carico una perquisizione domiciliare, iniziando dall’abituale dimora. Gli accertamenti hanno pero dato esito negativo, ma una volta estesa la perquisizione ad una villa rurale, di cui il giovane aveva la disponibilità, i carabinieri si sono trovati di fronte ad un vero e proprio laboratorio allestito per la produzione di artifizi pirotecnici.

Erano presenti, infatti, bobine di miccia pirotecnica da 50 mt., circa 1,3 kg di polvere di alluminio, 540 gr. di miscela pirica, 144 gr. di polvere nera in grani e quant’altro di utile al confezionamento, nonché vari accenditori elettrici e diversi ordigni di fattura artigianale, oltre a 12,3 kg. di artifizi pirotecnici, già confezionati.

Il giorno successivo, non potendosi escludere il coinvolgimento della malavita comune ed organizzata, il soggetto messo sotto la lente di ingrandimento dei carabinieri ruvesi è stato M.M., 32enne del posto. Anche in questo caso i carabinieri hanno perquisito una villa rurale, ubicata ai confini della città a limite territorio con Terlizzi (BA). Sul posto sono stati rinvenuti all’interno di un container, che ricadeva nella disponibilità del suddetto, un ingente quantitativo di manufatti pirotecnici di produzione artigianale, cioè circa 770 bombe carta e varie batterie piriche di diversa tipologia.

Sulla base di queste evidenze, trattandosi di reati che mettono a rischio l’incolumità oltre che dell’interessato anche di possibili avventori, D.D.C. e M.M., così come prevede la legge, sono stati arrestati e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, posti ai domiciliari, in attesa di giudizio.

Nello stesso contesto, i carabinieri della Compagnia di Bari Centro procedevano al sequestro di oltre 280 Kg di materiale pirotecnico e contestualmente hanno deferito all’Autorità Giudiziaria tre persone residenti nei quartieri Japigia  e Madonella. In particolare:

–     nel portabagagli dell’autovettura di A.M., 34enne, parcheggiata tra le palazzine di Via Caldarola nr. 39/A, i militari del Nucleo Operativo rinvenivano innumerevoli artifizi pirotecnici appartenenti alla categoria F2 per un peso complessivo di 90 kg;

–     in via Caduti Partigiani, durante un posto di controllo, i militari della  Stazione di Bari Japigia sorprendevano F.C.,  31enne, mentre, alla guida della propria autovettura, trasportava kg.150 di materiale pirotecnico appartenenti alla categoria 4^ e F3;

–     in via Pisani, i carabinieri della Stazione di Bari Principale procedevano al controllo di L.N. 21enne, trovato in possesso di materiale pirotecnico, tra cui artifizi appartenenti alle categorie F2 e F3, per un peso complessivo di 40 kg.

Anche in questi casi sono scattati il sequestro di tutto il materiale e le denunce per i possessori, risultando sprovvisti di titoli autorizzativi rilasciati dalle competenti Autorità. Nelle prime due operazioni è stato indispensabile l’ausilio degli artificieri della Sezione Investigazioni Scientifiche del Nucleo Investigativo.

Tra il materiale rinvenuto vi erano molti manufatti appartenenti a categorie per le quali il D. lgs 123/2015, attuativo della direttiva 2013/29/UE che regola la messa a disposizione sul mercato di articoli pirotecnici,  prevede che non possano essere a disposizione di persone che non siano muniti di nulla osta rilasciato dal Questore ovvero di una licenza di porto d’armi e per i quali sono previste determinate modalità di custodia, tracciabilità e vendita. Licenze queste che non erano riconosciute ai due contravventori.

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