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Di Maio a Renzi: “Non candidare gli impresentabili”

Toni sempre più aspri in campagna elettorale per M5S e Pd. L’ultimo atto di un “sanguinoso” scontro a distanza tra Luigi Di Maio e Matteo Renzi è nato dalla pubblicazione sul blog delle Stelle dell’elenco dei candidati “impresentabili” di Pd e centrodestra.

Si va da Luca Lotti “indagato nel caso Consip” a Umberto Bossi “condannato per aver usato i soldi del partito a fini privati”, senza risparmiare l’ex governatore lombardo Roberto Formigoni “condannato per corruzione” e il figlio dell’attuale presidente della Regione Campania De Luca “imputato di bancarotta fraudolenta”.

“Tutti i giornali italiani per giorni hanno sbattuto in prima pagina tutta la vita di Emanuele Dessì, cittadino incensurato candidato al Senato con il MoVimento 5 Stelle e che ha accettato – dichiara Di Maio prendendosela ancora una volta con gli organi di stampa – di rinunciare al seggio, mentre sul capolista Giggino ‘a purpetta, esponente del centrodestra, hanno osservato un omertoso silenzio, un insulto ai lettori”.

Non poteva mancare poi l’affondo diretto contro il segretario del Pd, colpevole tra le altre cose di aver “diffamato pubblicamente il MoVimento 5 Stelle dicendo che noi abbiamo impresentabili”. “Gli impresentabili e riciclati li ha messi lui nelle liste con un atto d’imperio fregandosene degli iscritti e della democrazia interna del suo partito. Basta impresentabili in Parlamento”. 

Dal palco di Nuoro, poco dopo la pubblicazione della lista, Di Maio non ha risparmiato colpi bassi: “Renzi ci dice che noi abbiamo candidato nelle nostre liste un amico degli Spada. Rispondo io: ma lo dici proprio tu che hai preso i soldi da Buzzi e da mafia capitale per le elezioni?”.

All’attacco frontale del suo acerrimo nemico, il segretario dem replica con la stessa moneta: “Di Maio dice: anche il centrosinistra è pieno di impresentabili. E fa l’elenco di qualche nostro candidato che ha ricevuto avvisi di garanzia. Noi di solito facciamo finta di niente e non replichiamo a queste bassezze

“Oggi non più. Caro Di Maio, quello che ancora non hai capito è che un avviso di garanzia non è una condanna – continua Renzi – Non si diventa ‘impresentabili’ per un avviso di garanzia o per essere indagati. Perché altrimenti per voi sarebbe un dramma”.

La stoccata: “Chi in Lazio vota per il Movimento Cinque Stelle vota uno scroccone, amico del clan Spada. Punto. Qualcuno può smentire? No, nessuno. Quando il ‘capo politico’ del Movimento 5 Stelle, Di Maio, è in difficoltà fa sempre la stessa cosa: attacca me e il Pd. E sempre con la solita mossa: il ritornello dei candidati impresentabili – aggiunge Renzi su Facebook – Le bugie hanno le gambe corte”.

“Chi in Lazio vota per il Movimento Cinque Stelle si assume la responsabilità di far eleggere al Senato tal Emanuele Dessì, un grillino storico che trovate sul palco con Beppe Grillo e in foto guancia a guancia con i leader 5Stelle. Questo signore è molto vicino agli Spada, di Ostia ed è coinvolto in quella che i grillini chiamano ‘scroccopoli’, vale a dire il problema delle case pubbliche pagate poco, 7 euro al mese“.

Insomma, attacca Renzi, “prima lo hanno messo in lista, poi quando sono stati ‘sgamati’, hanno provato in tutti i modi a nascondere Dessì ma senza riuscirci“. “Allora gli hanno fatto firmare un impegno alle dimissioni da un notaio facendo finta di non sapere che un atto del genere non conta nulla ai fini del diritto parlamentare – conclude l’ex premier – Hanno cercato quindi di cambiare argomento, invano”.

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Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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