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Ema, chiesta all’Ue la sospensione del trasferimento

Il Comune di Milano non ci sta e va nuovamente all’attacco presentando, alla Corte di giustizia Ue, la richiesta per sospendere il trasferimento dell’Ema da Londra ad Amsterdam.

È stato infatti inoltrato, oltre al ricorso principale, anche un ulteriore procedimento, detto sommario, motivato dall’urgenza della situazione e per prevenire un danno grave e irreparabile a una delle parti. È quanto emerge dalla Corte i cui tempi di decisione sono molto più rapidi.

Ora la Corte Ue dovrà valutare la fondatezza della richiesta di sospensiva di Milano in base a due criteri: l’urgenza e il rischio di danni irreparabili. I tempi giuridici standard richiedono numerosi mesi prima di arrivare a una sentenza, e allo stesso tempo si paventa il rischio che il diritto fatto valere dal ricorrente sia frustato.

Se la Corte riconoscesse questi argomenti, la sospensione del trasferimento dell’Ema da Londra a Amsterdam resterebbe provvisoria in attesa della sentenza vera e propria del ricorso principale.

Nell’altro ricorso, presentato dal governo italiano in parallelo a quello del Comune di Milano, non risulta invece una richiesta simile di sospensiva.

Per il sindaco di Milano, Beppe Sala: “in questo momento non è un problema di lamentarci, né di frignare perché siamo stati quelli penalizzati al sorteggio, è il momento di combattere. Ci credo ancora molto. E credo che a questo punto il primo passaggio da aspettare sia la visita della Commissione che avverrà il 12 di questo mese. Quello sarà un passaggio importante. Su questo tema di Ema, io certamente non voglio mollare”.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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