La triste storia di Nigel, l’uccello più solo al mondo

di Valentina Grasso

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La triste storia di Nigel, l’uccello più solo al mondo

| giovedì 08 Febbraio 2018 - 12:56

E’ morto Nigel, l’esemplare di sula australiano più solo al mondo. Rimasto fedele fino alla fine, il suo corpo senza vita è stato trovato accanto alla sua compagna di cemento che ha amato per cinque lunghi anni senza ovviamente ricevere nulla in cambio. La triste storia di Nigel è iniziata quando l’uomo ha provato ad intervenire sulla natura nel piano di recupero dell’isola di Mana, in Nuova Zelanda.

Circa quarant’anni fa l’isola venne invasa dai ratti portati dalle navi europee. I roditori aggredirono le colonie di sula facendo strage delle loro uova e dei loro piccoli. I pochi superstiti decisero così di abbandonare l’isola fino a quando un’ente ambientale non ha pensato di intervenire per ripopolarla. E’ stato il Department of Conservation – Te Papa Atawhai a disseminare il territorio di Mana di statue in cemento, perfette repliche dei reali sula. Al contempo sono stati piazzati degli altoparlanti ad energia solare che, ad orari prestabiliti, emettevano i versi dei sula.

La storia del sula Nigel

Scopo del progetto era quello di attirare con questi mezzi numerosi esemplari di sula per poter ricomporre una folta colonia sull’isola al largo di Porirua City. Ma al richiamo, cinque anni fa, ha risposto solo Nigel. Dopo le prime fasi in cui ha dovuto ambientarsi alla sua nuova casa, ha cercato di socializzare con quello che credeva essere il suo stormofino a quando si è innamorato di quello che credeva essere un esemplare di femmina di sula.

Per cinque lunghi anni Nigel ha cercato di attirare la sua attenzione curandola e proteggendola. Le puliva le penne e il becco e aveva preparato per lei un nido di alghe in cui accogliere i futuri pulcini. Accanto a lui sono rimasti i volontari dell’associazione Friends of Mana: “Che fosse o meno solo, certamente non ha mai avuto niente in cambio, e questa deve essere stata un’esperienza davvero strana. Penso che tutti abbiamo molta empatia per lui, perché ha vissuto questa situazione abbastanza disperata”, ha dichiarato Chris Bell, la ranger che ha trovato il corpo di Nigel accanto alla sua compagna. 

La fedeltà di Nigel

La vicenda di Nigel diventa ancora più straziante perché poco prima di morire, a Natale, è stato raggiunto da altri esemplari. Uno degli ornitologi dell’ente decise di regolare diversamente gli altoparlanti attirando l’attenzione di tre sula. Ma nonostante le grandi speranze nutrite dai volontari, Nigel è rimasto comunque isolato. Dopo aver passato cinque anni completamente in solitudine, come se non bastasse, gli esemplari giunti sull’isola non si sono mai avvicinati a lui che rimaneva fedele alla sua compagna morendo accanto a lei proprio nel momento in cui qualcosa stava cambiando. 

I volontari dell’associazione Friends of Mana hanno dedicato persino una poesia in memoria di Nigel considerato da loro il primo colonizzatore dell’isola.

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