Sicilia, dal Cdm via libera allo stato d’emergenza

di Emanuele Termini

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Sicilia, dal Cdm via libera allo stato d’emergenza

| giovedì 08 Febbraio 2018 - 20:02

Il Consiglio dei ministri ha dato il suo via libera alla proclamazione dello stato di emergenza per il settore idrico in provincia di Palermo e per rifiuti urbani in tutta l’isola. Il governo nazionale ha quindi deciso di nominare il presidente della Regione, Nello Musumeci, commissario delegato per un anno e il dipartimento regionale Acqua e rifiuti come soggetto attuatore.

A chiederne il riconoscimento, con l’attribuzione di poteri straordinari, era stato proprio Musumeci. Alla base della decisione di Palazzo Chigi, il ‘contesto di criticità in atto in tutta la Sicilia nel settore dei rifiuti urbani con gravi rischi per l’ambiente, la salute e l’igiene pubblica’, superabile solo attraverso interventi straordinari. Oltre alla situazione di grave emergenza idrica nel territorio della Città metropolitana di Palermo, interessato da un lungo periodo di siccità“.

“Sono contento – afferma Musumeci – che il Consiglio dei ministri abbia aderito alla nostra richiesta di concessione di poteri straordinari per poter superare le criticità causate dal gravissimo ritardo accumulato negli anni. Di questo voglio ringraziare il premier Paolo Gentiloni nel quale ho trovato un interlocutore attento e sensibile. Non si conoscono ancora, nei dettagli, le delibere, per cui bisogna attendere per capire all’interno di quale perimetro ci potremo muovere”.

Musumeci precisa: “So che sarò affiancato da due coordinatori, che avranno anche una funzione di vigilanza. Al di là del superamento della fase emergenziale, comunque, la Regione si è già mossa per la programmazione ordinaria delle infrastrutture, in modo tale che al massimo fra un paio d’anni questa crisi sia solo un lontano e brutto ricordo”.

Alla base della decisione del governo c’è il continuo confronto avvenuto tra la Regione siciliana, la presidenza del Consiglio dei ministri, il Dipartimento nazionale della Protezione civile, i ministeri dell’Ambiente e per la Coesione territoriale e le strutture dell’Autorità nazionale anticorruzione. “Con successive ordinanze, emanate dal capo del dipartimento della Protezione civile nazionale, saranno definite le modalità operative e organizzative”.

“Esprimo il mio apprezzamento come sindaco di Palermo e presidente di Anci Sicilia al Consiglio dei Ministri che ha accolto le richieste del Comune di Palermo e di tutti gli altri comuni siciliani dichiarando lo stato di calamità naturale inerente il problema idrico e per il commissariamento anche per quanto riguarda i rifiuti”, ha commentato Leoluca Orlando.

Adesso occorre “realizzare al più presto le necessarie opere per mettere a regime una ordinaria acquisizione di risorse idriche evitando lo stato di emergenza e, allo stesso tempo, realizzare un sistema di impianti che permetta di accelerare la raccolta differenziata nella nostra regione. Speriamo prosegua nel tempo – conclude – lo spirito di collaborazione istituzionale registrato in questi ultimi mesi fra i Comuni siciliani e i governi regionale e nazionale, indispensabile per la soluzione dei problemi fin qui registrati”. 

 

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