“Firmato il nuovo #contratto della conoscenza, dalla scuola, alla ricerca, all’università, agli istituti artistici e musicali. Era giusto e doveroso”. Lo ha comunicato tramite Twitter la ministra della Pubblica Amministrazione, Marianna Madia, usando gli hashtag #valeriafedeli, #RiformaPA, #unPaesechecambia.

Firmato il nuovo #contratto della conoscenza, dalla scuola, alla ricerca, all’università, agli istituti artistici e musicali. Era giusto e doveroso. @valeriafedeli #RiformaPA #unPaesechecambia

— Marianna Madia (@mariannamadia) 9 febbraio 2018

Il primo contratto nazionale di lavoro del nuovo comparto Istruzione e Ricerca firmato all’Aran interessa un milione e duecentomila tra docenti, personale ata, ricercatori, tecnologi, tecnici, amministrativi. Gli aumenti salariali andranno da un minimo di 80,40 a un massimo di 110,70 euro.

Si tratta di aumenti in linea con quanto stabilito dalle confederazioni con l’accordo del 30 novembre 2016. Pienamente salvaguardato per le fasce retributive più basse anche il bonus fiscale di 80 euro. L‘accordo per il rinnovo arriva dopo quasi dieci anni di blocco del contratto di circa 1,2 milioni di dipendenti del comparto.