Villacidro, a fuoco l’auto della sindaca: “Siamo soli”

di Redazione

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Villacidro, a fuoco l’auto della sindaca: “Siamo soli”

| lunedì 12 Febbraio 2018 - 08:08

Per la seconda volta in meno di nove mesi, la sindaca di Villacidro (Sud Sardegna) Marta Cabriolu deve fare i conti con un nuovo atto intimidatorio. Nella notte qualcuno ha appiccato le fiamme alla sua auto, ma una passante le ha notate intorno alle 22.20 lanciando in tempo l’allarme.

Lo scorso 27 maggio 2016 gli incendiari presero di mira la sua auto: “Per un po’ andrò nuovamente a piedi“, commenta il primo cittadino sulla sua pagina Facebook: “Camminare fa bene e dove abito io si respira aria fresca e sana. Impossibile non chiedermi il perché di tanta cattiveria. La verità è che non ho sprecato troppo tempo a pensarci”.

“Il mio tempo finora l’ho utilizzato per lavorare: ho una comunità che attende ogni giorno delle risposte e ho un paese da amministrare, il mio paese, il paese che amo e per il quale sto mettendo e continuerò a mettere tutto il mio impegno e la mia passione”, aggiunge la Cabriolu.

“Continuo a credere e sostenere che la nostra sia una cittadina tutto sommato tranquilla, con tantissime persone di buon cuore, generose e altruiste”, aggiunge la sindaca. “Persone che stanno bene senza occuparsi degli affari altrui, senza calunniare e infamare il prossimo. Chiunque abbia fatto questo gesto oggi è solo un piccolo omuncolo senza dignità”.

La difesa della comunità: “Un uomo che si rispetti, quando ha dei problemi, li affronta parlando, non certo incendiando l’auto del Sindaco o di chicchessia. Ancor più che io non mi sono mai sottratta al confronto. Il gesto che è stato compiuto stanotte è da vigliacchi e chiunque sia stato non può rovinare l’immagine di noi tutti”.

“Oltre 14mila abitanti fanno una comunità, un vigliacco resta sempre un vigliacco, aggiunge la Cabriolu che chiede poi alle istituzioni di “mantenere alta nelle Istituzioni l’attenzione verso gli amministratori locali, sempre più vessati e sempre più soli“.

Infine l’appello a nome dei tanti amministratori locali bersaglio di intimidazioni e violenze in Sardegna: “Non dimenticatevi di noi, non possiamo essere aiutati nel nostro gravoso compito solo dalle promesse. I Sindaci e gli amministratori locali devono essere aiutati con atti concreti”.

“Maggiore presidio del territorio da parte delle forze dell’ordine. Attuazione del piano sicurezza con impianti di videosorveglianza. Attendiamo che la Regione pubblichi il bando. Noi siamo pronti. Abbiamo bisogno di un segnale forte e lo stesso deve essere dato ai cittadini”. 

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