Riciclaggio, indagato Caiata (M5S). Di Maio: “Fuori”

di Redazione

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Riciclaggio, indagato Caiata (M5S). Di Maio: “Fuori”

| venerdì 23 Febbraio 2018 - 08:55

Salvatore Caiata, candidato del M5S in Basilicata, è stato iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di riciclaggio. La nuova grana di Luigi Di Maio è un imprenditore 46enne attivo nel settore della ristorazione e presidente del Potenza Calcio. Caiata sarebbe coinvolto in un’inchiesta sul reimpiego di capitali attraverso alcune aziende e conti correnti anche esteri.

Caiata e Staffieri, soci indagati 

Con lui è indagato anche Cataldo Staffieri, il responsabile de La Cascina per Toscana e Umbria con il quale Caiata ha concluso diversi affari legati proprio al passaggio di proprietà di bar e ristoranti, su tutti il famosissimo Il Campo, ceduto la scorsa estate proprio all’imprenditore lucano. 

Caiata è noto a Siena come “il proprietario di piazza del Campo” per la sua attività nel settore della ristorazione turistica. Ristoranti molto rinomati come “Conca d’Oro”, “Nannini Toselli” e “Nannini Massetana” erano gestiti da La Cascina proprio con la consulenza di Staffieri.

Gli affari di Caiata 

Occhi puntati quindi su trasferimenti di immobili e capitali che, oltre a Caiata e Steffieri, coinvolgono anche Igor Bidilo, kazako inserito nel cda della multinazionale Usa Atek che si occupa di tecnologie informatiche e meccaniche, specializzato tra l’altro nell’affitto di aziende. 

“Al di là delle sue eventuali responsabilità penali che sarà la magistratura ad accertare, per le nostre regole omettere un’informazione del genere giustifica l’esclusione dal Movimento 5 Stelle”, ha spiegato Di Maio. Poco prima, lo stesso Caiata, annunciando l’autosospensione dai Cinquestelle, aveva spiegato che “è una storia vecchia del 2016 e già conosciuta, rispetto alla quale a suo tempo ho messo a disposizione tutta la documentazione necessaria per chiarire la mia posizione e che ad oggi ritenevo fosse stata archiviata, motivo per cui non ne ho fatto cenno con il Movimento”.

“Sono totalmente convinto della mia buona volontà, della mia buona fede e della mia innocenza – aveva scritto in un post – ma non voglio che il M5s abbia alcun danno da questa vicenda perché nulla c’entra. Per questo metto totalmente a disposizione tutta la documentazione che possa servire per chiarire questo attacco che mi viene rivolto e mi autosospendo dal Movimento. Condanno fortemente e violentemente i giornalisti che senza pietà e, per loro interesse, stanno massacrando una persona perbene. E’ sicuramente sorprendente la tempestività con cui una notizia vecchia di due anni venga riportata oggi, da tutti i media nazionali, a meno di dieci giorni dal voto”.

Foto da Twitter. 

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