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Calvizie maschile, arriva il metodo PRP per curarla

La calvizie maschile, o alopecia androgenetica, è uno fenomeno in costante diffusione. Tanti i metodi sperimentati negli ultimi anni per la cura e la prevenzione. Fra le ultime scoperte la PRP (Plasma Ricco di Piastrine), metodo utilizzato finora nella chirurgia maxillofacciale odontostomatologica, in oculistica, nella terapia di ulcere cutanee croniche. Si basa sull’introduzione, nel cuoio capelluto, di fattori di crescita ricavati dal plasma sanguigno.

Come si ottiene il PRP per la cura della calvizie?

Il plasma infatti contiene sostanze capaci di riparare i tessuti danneggiati e di favorirne fattori di crescita. Per ottenere il PRP vengono prelevati circa 20 ml di sangue per 2/3 ml di soluzione ad alta concentrazione. A quel punto viene reimmessa nel cuoio capelluto del paziente. La tecnica viene consigliata a coloro i quali presentano i bulbi piliferi ancora attivi.

Nonostante ciò si è attivata anche la sperimentazione per restituire una folta chioma anche a chi l’ha persa da tempo. La nuova ricerca arriverebbe nell’ambito della medicina rigenerativa attraverso l’uso di cellule staminali prelevate dalla pelle o da altri tessuti.

 

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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