Morte Fabrizio Frizzi, in migliaia alla camera ardente

di Rosanna Pasta

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Morte Fabrizio Frizzi, in migliaia alla camera ardente

| martedì 27 Marzo 2018 - 11:35

La camera ardente allestita per Fabrizio Frizzi, il conduttore “sorridente” morto ieri all’età di 60 anni per una emorragia cerebrale, è stata aperta puntualmente stamattina alle 1o. In tanti sono in fila dalle prime ore del mattino per porgere l’ultimo saluto a Frizzi, tra loro anche Beppe e Rosario Fiorello e Flavio Insinna.

Una lunga fila davanti alla camera ardente di Fabrizio Frizzi

La notizia della morte di Fabrizio Frizzi ha gelato il pubblico italiano, che da ieri continua incessantemente a manifestare il suo affetto nei confronti del conduttore televisivo morto prematuramente. La sede Rai a Roma ha allestito una camera ardente rimasta aperta fino alle 18. Un omaggio da parte dell’azienda nazionale per la quale Frizzi ha lavorato con passione fino alla fine.

Non soltanto personaggi famosi in fila per l’estremo saluto a Fabrizio Frizzi ma anche tanta gente comune. Ad attendere di entrare nella camera ardente dal civico 14 di Viale Mazzini, ci sono anche Beppe e Rosario Fiorello, Flavio Insinna, gli attori Bianca Guaccero e Alessandro Haber, il direttore generale della Rai Mario Orfeo, Luca Cordero di Montezemolo, il presidente del Coni Giovanni Malagò e il direttore di Repubblica Mario Calabresi.

“Ho tanti ricordi, tanta malinconia, il suo sorriso la sua amicizia, la sua disponibilità. È andato via troppo presto, in maniera ingiusta, 60 anni sono pochi, penso alla moglie giovane, alla bambina – ha detto Pippo Baudo, uscito dalla camera ardente di Frizzi – Abbiamo fatto tante performance insieme, tanti spettacoli, era un inno alla vita, alla gioia, era un personaggio da amare. La sua umanità si sente in tutto. Sembra sia mancato davvero un uomo di famiglia. Un professionista attaccato al suo lavoro, una persona dalle buone maniere, un uomo del passato. Mi dispiace veramente?”.

Raffaella Carrà è sconvolta per la scomparsa prematura dell’amico e collega: “È la prima volta che vengo a Viale Mazzini per un evento come questo, ho il cuore rotto dal dolore. Con Fabrizio c’era un feeling particolare e un’ammirazione da parte mia che credo fosse reciproca. Un modo di fare la televisione, il suo, che alcuni critici, sbagliando, chiamano buonista. In realtà no, è una televisione elegante, rispettosa, affettuosa, sorridente, una tv che si sta spegnendo piano piano piano”.

Tanti i passanti che si fermano in auto per un segno della croce prima di proseguire davanti alla camera ardente. I funerali saranno celebrati mercoledì 28 marzo alle ore 12 nella Chiesa degli Artisti a Piazza del Popolo.

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