Dj Fabo, il Governo si costituisce davanti alla Consulta

di Redazione

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Dj Fabo, il Governo si costituisce davanti alla Consulta

| martedì 03 Aprile 2018 - 15:33

Nuovi passi in avanti nel procedimento contro Marco Cappato per la morte di Dj Fabo. Il Governo si costituirà dinanzi la Corte Costituzionale nel procedimento sollevato dalla Corte di Assise di Milano. A renderlo noto è stato il vice presidente dell’associazione Luca Coscioni, l’avvocato Filomena Gallo. Al termine del processo contro Marco Cappato, i giudici lo scorso febbraio avevano deciso di trasmettere gli atti alla Consulta, al fine di valutare la legittimità costituzionale del reato di aiuto al suicidio contestato all’esponente dei Radicali.

Dj Fabo, l’interrogazione

“Oggi è l’ultima data entro la quale il Governo può costituirsi in giudizio davanti alla Consulta sulla vicenda relativa al processo a carico di Marco Cappato per la morte di dj Fabo. Per questo motivo ho presentato un’interrogazione per chiedere al governo di agire in tale direzione”, ha dichiarato il deputato della Lega Alessandro Pagano, primo firmatario dell’interrogazione. “È evidente infatti la portata storica della decisione alla quale è chiamata la Consulta in riferimento ad una delle tematiche più delicate dal punto di vista etico e sociale – ha motivato Alessandro Pagano -. Allo stesso tempo è evidente come tutte le azioni messe in atto da Cappato, compresa la modalità di difesa esercitata durante l’iter processuale, siano frutto di una precisa strategia politica tesa a legittimare il diritto all’eutanasia ed al suicidio assistito”, ha concluso. In più, ha sottolineato che “la normativa vigente dovrebbe essere invece richiamata – quale effettiva base giuridica – in un caso del genere e, con gli articoli 579 e 580 del codice penale, parla espressamente di ‘omicidio del consenziente‘ e di ‘aiuto al suicidio‘”.

Dj Fabo, la nota dell’Associazione ‘Luca Coscioni’

Filomena Gallo, vicepresidente dell’Associazione ‘Luca Coscioni’, ha dichiarato attraverso una nota: “Il Governo aveva tempo fino a oggi 3 aprile per decidere di costituire l’avvocatura dello Stato nell’incidente di costituzionalità sollevato dalla Corte d’Assise di Milano nel processo a carico di Marco Cappato per l’aiuto al suicidio a Dj Fabo. Oggi la decisione: il Governo, in Corte Costituzionale, difenderà il divieto del codice penale risalente agli anni ’30 che norma il reato di cui è imputato Cappato”. “La scelta del Governo è, oltre che del tutto legittima, anche pienamente politica — ha aggiunto Gallo — visto che l’Esecutivo avrebbe potuto altrettanto legittimamente agire in senso opposto e raccogliere l’appello lanciato da giuristi come Paolo Veronesi, Emilio Dolcini, Nerina Boschiero, Ernesto Bettinelli e sottoscritto da 15.000 cittadini, che chiedevano al Governo italiano di non intervenire a difesa della costituzionalità di quel reato”. L’associazione aveva lanciato circa 10 giorni fa un appello di giuriti sottoscritto da 15.ooo italiani per chiedere al Governo di non intervenire a difesa del reato.

 

 

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