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Nasim Aghdam, la youtuber che ha attentato al cuore di Youtube

Ѐ stata una youtuber. Emerge, nello sgomento generale, la verità sulla sparatoria di San Bruno. A colpire il quartier generale di YouTube sarebbe stata una donna, poi suicida. Aveva una missione e il colosso di San Bruno, a suo dire, la stava ostacolando.

Chi era Nasim Aghdam, l’attentatrice di Youtube?

Bodybuilder vegana. Ma anche cantante, atleta, artista. Si descriveva così sui social, in cui era attivissima. Ieri, poi, ha rischiato di diventare un’assassina. Sono questi i mille volti di Nasim Aghdam che invadono i profili social di tutto il mondo. Ѐ lei l’attentratrice di YouTube: 39 anni e origini iraniane. Era una fervente animalista ed era una youtuber. Nei suoi video, portava avanti una battaglia contro gli abusi e i maltrattamenti degli animali. Ultimamente, si era convinta che YouTube volesse boicottarla. Ѐ il padre della donna a far trapelare l’indiscrezione: Nasim era arrabbiata perché la piattaforma aveva smesso di pagarla per i suoi contributi video. Forse per un calo dei follower. O, più semplicemente, perché i suoi contenuti video non erano più appropriati.

Le ultime volte online, aveva tuonato contro Youtube, reo di ridurre intenzionalmente le sue visualizzazioni. Perché? “Perché Youtube non lascia libertà di parola”. Sono queste le parole, infiammate di rabbia, dell’attentratrice di San Bruno. “Verrai repressa se non supporti il sistema”, denunciava nei suoi video. Un odio sempre più forte che ha indotto il padre ad allertare (addirittura) le forze dell’ordine. Da qualche giorno, infatti, Nasim non faceva avere sue notizie ai genitori.

La crociata contro YouTube

Complottismo e scarsa qualità video. Potremmo riassumere così i numerosissimi filmati di Nasim Aghdam. E le mire delle sue ‘inchieste’ vertevano, da qualche giorno, proprio su YouTube. Secondo il NY Times, martedì notte, tutti i suoi canali erano stati rimossi. Nasim non aveva dubbi: il gigante dello sharing-video aveva posto la sua censura. Come un regime totalitario. Youtube meritava una spedizione punitiva. E la donna ha agito nel suo stile. Come in uno qualunque dei suoi video. Ha ferito tre persone, poi si è uccisa. E sembra che l’unica, vera, vittima della sua furia sia lei stessa.

Andrea Profeta

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Andrea Profeta
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