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Governo, il centrodestra si incorona. E Di Maio attacca

Avanti, anzi, a destra senza tentennamenti. È questa, in sintesi, la linea emersa al termine del vertice di Arcore tra Salvini, Meloni e Berlusconi. I tre, in una nota, “rivendicano la necessità che dopo anni di governi nati da giochi di palazzo, il prossimo esecutivo sia rispettoso della volontà espressa dai cittadini nelle elezioni”. 

“Quasi il 40 percento degli italiani ha scelto di dare la propria fiducia ai partiti del centrodestra ai quali oggi spetta, indubbiamente, il compito di formare il governo“, si legge nella nota del centrodestra. I leader di Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia hanno messo a punto, durante il vertice ad Arcore “gli elementi dai quali non intendono prescindere: un presidente del consiglio espressione dei partiti di centrodestra, l’unità della coalizione e il rispetto dei principali punti del programma sottoscritto prima del voto, quali il taglio delle tasse, incentivi al lavoro, il blocco dell’immigrazione clandestina, garanzie per la sicurezza dei cittadini e sostegno alle famiglie”.

Governo, la posizione del centrodestra

Anche il Movimento 5 Stelle ha preso tanti voti: l’unica cosa che escludo è di fare un governo col Pd, bocciato dagli italiani. Sono invece fiducioso in un governo con M5S”, ha aggiunto il segretario della Lega, Matteo Salvini, parlando a Treviso. “Abbiamo voglia di passare dalle parole ai fatti. C’è una coalizione che ha vinto finalmente c’è la possibilità di un governo scelto dai cittadini, si parte da questa squadra, da questo programma”.

Salvini spera “che nessuno voglia perdere tempo o tirare a campare senza fare nulla”. “Io non vedo l’ora di passare dalle parole ai fatti, di mantenere gli impegni presi con voi! Vorrei, finalmente, un governo scelto dai cittadini. Se il voto degli italiani conta, è giusto che la coalizione che ha preso più voti abbia la responsabilità di governare. Cancellare la legge Fornero, tagliare sprechi e burocrazia, difendere l’Italia dalle disastrose politiche europee, ridurre le tasse a famiglie, lavoratori e imprenditori, garantire il diritto alla legittima difesa, valorizzare comunità e autonomie, controllare i confini ed espellere i clandestini. Si parte da qui, di altro si può discutere”.

Insomma, è al centrodestra che spetta di “mettere in piedi un governo“, aggiunge la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni. “I numeri si cercano. Rispetto a chi tenta di spaccare la coalizione, noi diciamo che il premier deve essere espressione del centrodestra, la coalizione deve rimanere compatta, in perfetta armonia, il programma è il nostro. Su questo chiediamo l’incarico e vediamo chi ci sta in Parlamento, con il Pd ho più difficoltà”, ha detto da Barbara D’Urso a “Domenica Live” su Canale 5.

“Parliamo con M5S ma il premier deve essere nostro e su certi temi programmatici non transigiamo, sennò andiamo in Parlamento e parliamo con i singoli parlamentari. L’incarico come centrodestra lo chiediamo per Matteo Salvini, la Lega è il primo partito della coalizione – continua – Neanche Berlusconi nega questa realtà. Andremo da Mattarella, chiederemo l’incarico per Salvini e cercheremo i voti in Parlamento”.

In mattinata il leader della Lega, Matteo Salvini, prendeva le distanze dalla posizione di Forza Italia, fermo nell’idea di escludere il Pd dal governo e aprirsi ad un’intesa con il Movimento 5 Stelle.

Salvini: “Governo solo con M5S”

“A Berlusconi e Forza Italia dirò chiaramente di scordarsi di fare un governo con il Pd “, affermava Matteo Salvini, e in merito alla formazione del nuovo esecutivo diceva: “Se c’è un tentativo da fare è col M5S, perché se voglio riformare il mondo del lavoro e la scuola, se voglio espellere i clandestini, non posso farlo con chi ci ha portato a questo punto”. Il Leader della Lega  ribadisce che con gli alleati si dovranno stilare chiaramente i dieci punti del programma, per i quali si sente più vicino al M5S che a Forza Italia.

Sembra che il capo del Carroccio si sia stupito delle diverse proposte avanzate dal centrodestra, al primo giro di consultazioni. “È chiaro che in questo modo – afferma Salvini – si fa il gioco di chi sostiene che siamo divisi. Dunque, parleremo con una voce sola, quella scelta dagli italiani che hanno portato il centrodestra a guida Salvini a essere la coalizione più votata. E così, toglieremo ogni alibi a Luigi Di Maio”.

Sulla questione Europa, in effetti, emerge ancora di più la divisione del centrodestra. “Io non posso andare al governo con chi fino ad oggi ha detto soltanto signorsì a Bruxelles – prosegue Matteo Salvini, che, forte del suo 17% alle elezioni del 4 marzo, gioca a fare il caposquadra mentre Berlusconi malgestisce un appoggio esterno di Forza Italia – “. “Di Maio – continua il leader della Lega – ora dice che loro rimarranno fedeli all’Ue, io invece, l’ho detto anche a Mattarella: a breve ci saranno scadenze importanti, noi intendiamo rispettare gli accordi fino a quando garantiscono il benessere degli italiani. Se invece il rispetto dei parametri significasse chiusura di altre aziende, precariato e povertà, per noi non esiste”.

Governo, la replica del M5S di Di Maio

Ma oggi si è tenuto anche un vertice tra i big del Movimento 5 Stelle. “Vedo che la Lega ha promesso il cambiamento, ma preferisce tenersi stretto Berlusconi e condannarsi all’irrilevanza – ha scritto su Facebook – Adesso per completare l’opera, consiglio a Salvini di chiedere l’incarico di governo al presidente Mattarella e di dimostrare come possa governare con il 37%. Da noi la grande ammucchiata non avrà un solo voto”.

“Quando Salvini vorrà governare per il bene dell’Italia ci faccia uno squillo, gli diremo se saremo ancora disponibili a lavorare con lui al contratto di Governo”, scrive Di Maio dopo il vertice di Ivrea (Torino) con Beppe Grillo e Davide Casaleggio. “Ma rilassatevi un po’, succederà una cosa meravigliosa. Siamo un Paese straordinario”, ha detto Grillo ai cronisti. “Con Di Maio siamo in buonissime mani, Luigi si sta comportando benissimo”, ha aggiunto.

Luigi Di Maio, capo politico del Movimento, dettava in mattinata la sua linea in occasione di una summit del M5S per le Regionali della Valle D’Aosta del 20 maggio: “Capisco che Salvini abbia difficoltà a sganciarsi da Berlusconi ma da Arcore non può partire nessuna proposta di cambiamento. Non è da lì che può scaturire un governo di cambiamento ma solo un governo-ammucchiata. Per noi questo film non esiste”. E se Salvini sembra disposto a collaborare con il Movimento 5 Stelle, dal canto suo, Luigi Di Maio non programma incontri con le altre forze politiche. “Al momento – ha dichiarato – non è in programma alcun incontro né con Salvini né con Martina. Se la Lega è interessata al cambiamento vengano al tavolo e mettiamoci al lavoro per l’Italia”.

Foto da Facebook.

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Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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