Reggia di Venaria: le mostre primaverili da non perdere

di Veronica Mandalà

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Reggia di Venaria: le mostre primaverili da non perdere

| martedì 17 Aprile 2018 - 08:20
Giardini maestosi e interni mozzafiato rendono regale la Reggia di Venaria Reale, a 10 chilometri da Torino. Dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 1997, la Reggia è stata riaperta al pubblico nel 2007, il quale assiste annualmente alle mostre organizzate al suo interno.
Quest’anno sono state proposti quattro grandi eventi nella primavera 2018 alla Reggia, molto diversi fra loro. Da ‘Architetture e Prospettive’ di Massimo Listri a ‘Genio e Maestria. Mobili ed ebanisti alla corte sabauda tra Settecento e Ottocento‘, da ‘Sebastiao Salgado. Genesi‘ a ‘La Fragilità della Bellezza. Tiziano, Van Dyck, Twombly e altri 200 capolavori restaurati‘: queste sono le quattro mostre da non perdere.

Reggia di Venaria, un capolavoro barocco

Costruita nella seconda metà del XVII secolo dall’architetto Amedeo di Castellamonte per il duca Carlo Emanuele II, il complesso vanta un palazzo di 80mila metri quadri, capolavoro barocco, e 50 ettari di giardini. Al suo interno si possono ammirare la Sala di Diana, la Galleria Grande e la Cappella di Sant’Uberto con le Scuderie Juvarriane, opere settecentesche di Filippo Juvarra, la Fontana del Cervo nella Corte d’onore.
 
Inoltre il percorso di visita della Reggia di Venaria si intitola ‘Teatro di storia e magnificenza‘, a cui si aggiungono le installazioni e le sculture botaniche nei giardini, riaperti come la Reggia dal 6 marzo.

Reggia di Venaria, la mostra ‘Architetture e Prospettive. Massimo Listri alla Venaria Reale’

Organizzata nella ‘Citroniera delle Scuderie Juvarriane‘, il fotografo Massimo Listri espone alcune fotografie magistrali realizzate appositamente della Reggia di Venaria e di altri straordinari edifici storici.
 
Mostra particolarmente apprezzata da Vittorio Sgarbi il quale ha scritto: “Gli spazi di Listri sono silenziosi e vuoti. Il suo sguardo non incrocia gli umani. Legge l’armonia delle cose, le simmetrie, i rapporti fra le colonne e le volte, una perpetua metafisica. Gli spazi vivono senza vita. Non vogliono essere disturbati”.
 
La mostra terminerà il 20 maggio.

Reggia di Venaria, ‘Genio e Maestria. Mobili ed ebanisti alla corte sabauda tra Settecento e Ottocento’

Nelle Sale delle Arti, al secondo piano della Reggia, si può ammirare l’esposizione di mobili d’arte realizzati dai maggiori ebanisti e scultori del Settecento e Ottocento (fra gli altri Luigi Prinotto, Pietro Piffetti, Giuseppe Maria Bonzanigo e Gabriele Capello detto ‘il Moncalvo’). Di questi, alcuni vengono esposti per la prima volta grazie a prestiti di importanti musei e di collezionisti piemontesi ed internazionali: infatti narrano due secoli di storia dell’arredo in 130 opere.
 
L’obiettivo di questa mostra è avvicinare il pubblico a opere preziose di ebanisteria e di intaglio, scoprendone significati, utilizzi, trasformazioni con approfondimenti di carattere tecnico e scientifico e ambientazioni multimediali.
 
La mostra terminerà il 15 luglio.

Reggia di Venaria, ‘Sebastião Salgado. Genesi’

Sebastião Salgado è il più importante fotografo documentarista del nostro secolo. Nelle Sale dei Paggi della Reggia vengono esposte oltre 200 immagini in bianco e nero che compongono un itinerario fotografico del nostro pianeta. Immagini che vanno dalle foreste tropicali dell’Amazzonia, del Congo, dell’Indonesia e della Nuova Guinea ai ghiacciai dell’Antartide, dalla taiga dell’Alaska ai deserti dell’America e dell’Africa fino ad arrivare alle montagne dell’America, del Cile e della Siberia.
 
La mostra terminerà il 16 settembre.
 

Reggia di Venaria, ‘La fragilità della bellezza. Tiziano, Van Dyck, Twombly e altri 200 capolavori restaurati’

Questa esposizione costituisce la fase conclusiva della XVIII edizione di Restituzioni, il programma di salvaguardia e valorizzazione che la banca Intesa Sanpaolo conduce da quasi trent’anni a favore del patrimonio artistico nazionale.
elle Sale delle Arti al primo piano sono in mostra oltre 200 opere restaurate nel biennio 2016-2017, provenienti da tutta Italia (più una da Dresda, in Germania), e che coprono un arco cronologico che va dall’antichità al moderno. Tra le opere esposte, gli affreschi della Tomba di Henib, dal Museo Egizio di Torino; la preziosa ‘Testa di Basilea‘, dal Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria; il ‘Ritratto di Caterina Balbi Durazzo‘ di Anton Van Dyck, da Palazzo Reale di Genova; ‘San Girolamo penitente‘ di Tiziano, dalla Pinacoteca di Brera; ‘San Daniele nella fossa dei leoni di Pietro da Cortona, dalle Gallerie dell’Accademia di Venezia, fino a opere di Morandi, Burri e Twombly.
 
La mostra si concluderà il 16 settembre.
 

Reggia di Venaria, le altre mostre

Dal 19 maggio prenderanno il via una mostra di liuteria (violini mandolini e gironde dal Seicento al Novecento in Europa), una sul mondo della motocicletta da luglio.
 
 
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