I casi di violenza che hanno sconvolto Bologna portano la stessa firma: Cesarin Tivadar, soprannominato il ‘palpeggiatore di Bologna’ che nel 2014 aveva aggredito diverse donne nella zona universitaria. Il 30enne romeno è stato arrestato mercoledì con l’accusa di aggressione ai danni di una studentessa di 20 anni.
L’autore del fatto ha poi confessato agli agenti di essere stato ubriaco e di sentire un impulso irrefrenabile che lo avrebbero spinto ad assalire la 20enne.
Ad incastrare il 30enne sono stati la descrizione fatta dalla vittima e i filmati di alcune telecamere, che hanno ripreso parte dell’aggressione avvenuta domenica mattina nel centro di Bologna. Fondamentali inoltre le tracce di sangue sui suoi vestiti e alcune cicatrici sul volto inferte dalla vittima con il cellulare. Tutti elementi che hanno permesso alla squadra Mobile di effettuare vari riscontri, portando di fatto all’arresto del ‘palpeggiatore di Bologna’.
Cesarin Tivadar ha confessato di aver pedinato la ragazza fin da Piazza Maggiore dopo avera incrociata per caso. I filmati di cui dispone la Polizia mostrano un uomo che aggredisce la vittima davanti al portone del palazzo.