Continuano le segnalazioni di casi di avvelenamento di cani randagi. Un terribile e crudele fenomeno che ormai sta coinvolgendo tutta la penisola: in sole 48 ore sono stati ritrovati 33 cani morti. Gli ultimi ritrovamenti sono avvenuti a Lanusei in Sardegna dove sono stati rinvenuti cinque cani morti, gli altri invece nel Vercellese, in provincia di Brescia, nel Lazio ed in Veneto.
Avvelenamenti in Sicilia
Ma i dati più allarmanti giungono ancora una volta dalla Sicilia. In poche ore a Biancavilla, in provincia di Catania, sono stati ritrovati cinque cani deceduti a causa di bocconi avvelenati e altre segnalazioni arrivano da Trapani e Palermo. La più cruenta è la strage di Patti, in provincia di Messina, dove ieri sono stati rinvenuti tre cani morti, uno dei quali con la testa mozzata.
“Ogni giorno vi sono segnalazioni di ritrovamenti di bocconi in 6-7 diversi comuni, quasi sempre nelle aree cani”, segnala Lorenzo Croce, presidente nazionale AIDAA, Associazione Italiana Difesa Animale e Ambiente. “E’ ora – continua Croce – che il fenomeno sia seriamente monitorato attraverso una banca dati nazionale al Ministero della Salute al quale ci rivolgiamo perché oramai riteniamo il fenomeno incontrollabile dalle singole comunità locali”.