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Cannes 2018, Lars Von Trier scandalizza il pubblico in sala

Scene da panico e una sala abbandonata da buona parte del pubblico sono stati gli effetti della proiezione di The House that Jack Built di Lars Von Trier. Il film, presentato fuori concorso a Cannes 2018, ha scandalizzato il pubblico del Gran Théâtre Lumière per la sua cruda violenza che chi ha abbandonato la sala ha definito eccessiva e scandalosa. Circa un centinaio di spettatori ha lasciato la sala dopo pochi minuti dall’inizio della proiezione (nonostante sul biglietto di ingresso vi fosse l’avvertimento della presenza di  “scènes violentes”) e innumerevoli sono stati i commenti negativi sui social 

Il pubblico abbandona la sala di Lars Von Trier

Una sala semivuota viene mostrata da un giornalista di Variety:

Nonostante tutto però il regista, tra i più controversi e chiacchierati degli ultimi anni, ha meritato una standing ovation alla fine della proiezione.  “Per anni ho fatto film su donne buone – ha commentato Lars Von Trier -, ora ho fatto un film su un uomo crudele”. Protagonista è Matt Dillon nei panni di un serial killer degli anni ’70, Jack, ricalcato sulla figura di Jack Lo Squartatore.

Von Trier come Jack Lo Squartatore

Per Jack ogni omicidio è un’opera d’arte da realizzare con cura e dovizia di dettagli. La storia di Jack viene raccontata nell’arco di 12 in cui si rende l’autore di cinque efferati omicidi. Quando la polizia sulle sue tracce sta per avvicinarsi, Jack si sente quasi più motivato a completare la sua opera finale: una collezione dei suoi più riusciti e cruenti omicidi esposti in una casa che lui stesso ha costruito.

Nel cast oltre a Dillo anche Uma Thurman,  Siobhan Fallon Hogan, Sofie Gråbøl e Riley Keough che interpretano alcune delle vittime di Jack. Il film è stato girato Svezia e Danimarca ed è costato ben 8,7 milioni di euro. In Italia uscirà nelle sale ad autunno distribuito da VIDEA.

 

Valentina Grasso

Il cinema è il grande amore cresciuto insieme a quello per la scrittura. Iniziati entrambi quasi per gioco, con il tempo sono diventati qualcosa di più serio spingendomi ad approfondirli fino a farne una professione. Il fascino del buio della sala risiede nel viaggio attraverso mondi alternativi perché è vero ciò che diceva Alfred Hitchcock, "c'è qualcosa di più importante della logica, l'immaginazione".

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Valentina Grasso
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