Tragedia a Cuba: un aereo passeggeri, un Boeing 737, si è schiantato al decollo. L’aereo, partito dall’Avana verso Holguin, secondo le prime informazioni si è schiantato subito dopo il decollo nei pressi dell’aeroporto Jose Marti della capitale cubana.
Il volo era della compagnia Damojh e a bordo c’erano 109 persone, 104 passeggeri e cinque – non nove come diffuso in precedenza – membri dell’equipaggio. Ci sarebbero tre superstiti, ma versano in gravissime condizioni.
La Farnesina, in stretto contatto con l’Ambasciata italiana all’Avana, è al lavoro per verificare l’eventuale coinvolgimento di connazionali con riferimento.
Il presidente cubano Miguel Diaz-Canel, in una dichiarazione alla stampa, ha annunciato che “è avvenuto uno spiacevole incidente aereo. Le notizie non sono incoraggianti”, ha aggiunto.
L’aereo, di proprietà della compagnia low-cost messicana Dajomh, ma noleggiato dalla compagnia di bandiera cubana per effettuare un volo interno, era partito alle 12.08 locali (le 18 italiane) dall’aeroporto Jose Marti della capitale cubana. Era diretto verso la città di Holguin, nella parte orientale dell’isola. Ma subito dopo il decollo, il velivolo si è schiantato poco distante in una zona agricola, nei pressi della cittadina di Santiago de Las Vegas.
Secondo testimonianze di abitanti del luogo, raccolte dai media locali, poco dopo il suo decollo il Boeing avrebbe effettuato una brusca virata verso il primo terminale dell’aeroporto. Testimoni locali sostengono che in quel momento il velivolo potrebbe aver urtato fili dell’alta tensione.
Un’alta colonna di fumo si è subito levata, mentre sul posto si dirigevano i soccorsi. Anche il presidente cubano Miguel Díaz-Canel si è recato nella zona del disastro, dove i vigili del fuoco erano impegnati a spegnere le fiamme di quello che ormai appariva come un relitto.
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