Mattarella attende, Di Maio: “Altro nome per l’Economia”

di Emanuele Termini

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Mattarella attende, Di Maio: “Altro nome per l’Economia”

| mercoledì 30 Maggio 2018 - 07:35

“Siamo pronti a rivedere la nostra posizione. Se abbiamo sbagliato qualcosa lo diciamo, ma ora si rispetti la volontà del popolo: una maggioranza c’è in parlamento, fatelo partire quel governo”, ha detto da Napoli il capo politico del Movimento 5 Stelle. Insomma, Di Maio indossa nuovamente la sua veste istituzionale, mette da parte l’ascia di guerra rinunciando alla messa in stato d’accusa di Mattarella e chiama a raccolta gli alleati per un ultimo disperato tentativo. E colpo di scena, alle 17 circa sale al Colle a parlare con Mattarella. Subito dopo è stato il turno di Cottarelli.

Dopo qualche ora ecco il capo politico M5s Luigi Di Maio in diretta su Facebook: “Troviamo una persona della stessa caratura dell’eccellente professor Savona” per l’Economia con “lui che resta nella squadra di governo in un’altra posizione”.

“Io sono estremamente paziente però la mia pazienza è quasi finita e penso anche la vostra. Nel frattempo le rate del mutuo non hanno pazienza”. Lo ha detto il segretario della Lega, Matteo Salvini, durante un comizio a Sestri Levante. “Se mi bloccano adesso – ha detto Salvini – girerò tutta Italia per chiedere fino all’ultimo voto e avere la maggioranza per fare da solo quello che in questo momento non ci fanno fare. Sono le ultime ore. Vediamo cosa ci aspetta”.

Al Colle, si è appreso, Mattarella e Cottarelli hanno deciso insieme di non forzare i tempi per un eventuale governo politico. La proposta di Luigi Di Maio di spostare Paolo Savona in un ministero diverso dall’Economia è valutata dal Quirinale “con grande attenzione”. È quanto replicano fonti del Quirinale alla domanda su come il Colle giudichi l’idea lanciata dal capo politico dei Cinque stelle.

 

Salvini: “Governo politico? Lo apprendo dai giornalisti”

Lo Spread tra Btp e Bund continua a scendere sotto i 250 punti e tocca i 245 base, anche il rendimento decennale italiano è in calo al 2,81%. Sembra che la notizia della possibilità di un governo politico abbia avuto i suoi effetti, anche se il leader della Lega, Matteo Salvini, lo ha appreso soltanto dai giornalisti. “Ne prendo atto, grazie dell’informazione – ha detto a margine di un comizio a Massa a chi gli chiedeva della possibile apertura per un governo politico -. Ho parlato con la cente di Massa fino ad ora e quindi non posso rispondere”.

Il tira e molla continua e Matteo Renzi attacca il leader del M5S. “Luigi Di Maio due giorni fa invitava a mettere una bandiera tricolore ai balcoli, oggi si dice disponibile a far partire il governo – ha detto il senatore del Pd -. Questi qua oggi in Aula al Senato gridavano ‘andiamo a votare’, ma hanno una paura matta perchè sanno che questa sceneggiata la pagheranno“. E sulla possibilità del voto a luglio ha aggiunto: “La nostra coalizione avrebbe più voti di quanto si pensa”.

Anche se si invitava a marce consistenti a Roma, non c’è alcun timore per le manifestazioni del 2 giugno. “Pure essendo consapevoli del momento particolare che vive il Paese, il sistema di sicurezza sta vivendo questa situazione con la dovuta attenzione ma anche con la giusta calma – ha detto il capo della polizia, Franco Gabrielli -: ci sono dinamiche che attengono alla vita democratica del Paese che guardiamo con estrema attenzione, ma non c’e’ nessun innalzamento, nessuna preoccupazione di piazze più o meno effervescenti”.

Ue: “Piena fiducia in Italia e Mattarella”

La Commissione dell’Unione europea, tramite un portavoce, ha espresso la sua “piena fiducia nel processo costituzionale che si sta svolgendo in Italia e nel presidente della Repubblica”. E sulle tante domande sulla situazione italiana, ha aggiunto: “Non sta alla Commissione intervenire nei dibattiti politici e entrare in un processo che si svolge in Italia” però “il ruolo dell’Italia nell’Ue è importante, è un grande Paese e quello che succede è altrettanto importante perciò Juncker ha ribadito la sua fiducia”.

Piazza Affari riparte: Spread a 260 punti

L’indice Ftse Mib, scivolato fin sotto la parità, ha segnato un rialzo dello 0,9% a 21.541 punti, dopo che Carlo Cottarelli ha indicato la possibilità di un governo politico. Ritorna a guadagnare oltre il 4% Mediobanca, Poste sale del 2,79%, Intesa dell’1%e Unicredit dello 0,6%. Lo spread Btp/Bund oscilla intorno a quota 260 punti base. 

Asta Btp decennale, livelli del 2014

Netto rialzo per i tassi nell’asta di Btp a 5 e 10 anni, che volano al 3%, il livello più alto dal maggio 2014, mentre ad aprile erano all’1,70%. Secondo i dati raccolti sono stati assegnati titoli per 1,82 miliardi di euro contro un massimo previsto di 2,25 miliardi anche se la domanda ha rivisto i massimi da dicembre con un rapporto di copertura salito a 1,48. Anche il rendimento quinquennale balza in avanti, schizzando dallo 0,56% al 2,3%.

Cottarelli: “Possibilità di un governo politico, attendo sviluppi”

In ambienti vicini al premier in pectore, Carlo Cottarelli, si fa osservare che: “Durante l’attività del Presidente del Consiglio incaricato per la formazione del nuovo Governo sono emerse nuove possibilità per la nascita di un Governo politico. Questa circostanza, anche di fronte alle tensioni sui mercati, lo ha indotto – d’intesa con il Presidente della Repubblica – ad attendere gli eventuali sviluppi“.

Salvini: “Di Maio riapre? Non siamo al mercato”

Mentre si vocifera su una possibile riapertura del leader del Movimento 5 Stelle, Matteo Salvini rimarca la sua opinione. “La riapertura di Di Maio? Non siamo al mercato ed è anche una questione di dignità – ha detto il capo del Carroccio -. Abbiamo provato a fare un governo con il centrodestra e poi con i cinque stelle ci hanno sempre detto no. Non svendiamo l’Italia“.

Ore 10:52 – Di Maio a Montecitorio. Salvini: “I cittadini eleggano il presidente della Repubblica”

Il leader del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, è arrivato a Montecitorio, dove il premier incaricato, Carlo Cottarelli, sta lavorando per definire la squadra dei ministri per il governo in formazione. Da Matteo Salvini, intanto, continuano ad arrivare moniti. Il futuro dell’Italia, secondo il leader della Lega, sta nel cambiamento delle regole Ue. “Prima delle regole europee viene il diritto degli italiani ha detto -. O cambiano alcune regole in Europa o l’Italia muore e per i nostri figli non c’è futuro”. La strada migliore sembra essere quella delle elezioni, purché si facciano in un periodo adeguato. “Spero che si torni al voto prima possibile – ha aggiunto – ma non a fine luglio perché ci sono le sacrosante ferie degli italiani e i lavoratori stagionali”. Da Pisa continuano le provocazioni di Salvini, la Lega “domenica sarà in tutte le piazze italiane – ha detto – per chiedere l’elezione diretta del presidente della Repubblica, tanto fa quello che vuole lo stesso e allora tanto vale che lo eleggano i cittadini”. Ha annunciato anche una raccolta di firme per presentare una legge di iniziativa popolare.

Ore 09:50 – Cottarelli rientra alla Camera

Il presidente del Consiglio incaricato, Carlo Cottarelli, ha incontrato informalmente il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al Quirinale. Al termine del colloquio, Cottarelli è rientrato a palazzo Montecitorio e si è messo nuovamente al lavoro nella Sala Busti.

Governo, Cottarelli traballa e di Maio rilancia l’esecutivo: c’è anche FdI

E a rinforzare questa idea è arrivato nella sera di martedì anche l’appoggio di Fratelli d’Italia: “Una maggioranza in Parlamento c’è, ed è formata da M5S e Lega. Era pronta a fare un governo e aveva stipulato un contratto di governo – ha scritto Giorgia Meloni su Facebook -. Noi siamo stati critici però arrivati a questo punto siamo anche disponibili a rafforzare quella maggioranza con FdI, perché crediamo che bisogna fare tutto quello che c’è da fare in questo momento per tirare fuori l’Italia dalla situazione di caos nella quale rischia di gettarsi. Presidente, ci rifletta perché non avremo molto altro tempo”.

La crisi italiana nell’agenda del G7 finanziario e del Tesoro Usa

Intanto l’Italia e la volatilità sui mercati emergenti finiscono nell’agenda del G7 finanziario a Whistler in Canada. Lo afferma un funzionario del Tesoro americano, sottolineando inoltre come gli Usa ritengano che sia meglio per l’Italia e gli altri Paesi dell’area euro risolvere i loro problemi senza grandi cambiamenti all’intero di Eurolandia. Martedì lo spread tra Btp e Bund è salito oltre quota 300 punti base, mentre Piazza Affari ha continuato a bruciare miliardi. 

“Certamente è qualcosa che stiamo guardando. Stiamo tenendo d’occhio molto da vicino la situazione“, ha fatto eco alle parole del Tesoro la portavoce della Casa Bianca, Sarah Sanders. “Non c’è una politica specifica dell’amministrazione su questo fronte, ma continueremo a monitorare che cosa sta accadendo lì”, ha detto la Sanders rispondendo ad un giornalista che gli chiedeva se Trump pensi che l’Italia debba stare nell’Eurozona.

“Come abbiamo già detto molte volte, vogliamo concentrarci sulla stabilità a lungo termine dell’economia e continueremo a farlo. E terremo d’occhio cosa sta succedendo in Europa”, ha aggiunto. “L’incertezza dell’Italia spinge l’euro sulla ribalta, l’ultimo posto che l’Europa vuole” e “L’Italia scatena il timore globale di una nuova crisi dell’euro“, sono poi i titoli di apertura della versione online rispettivamente del New York Times e del Wall Street Journal.

Bloccando la formazione del governo da parte di “due partiti populisti” nella convinzione che un membro cruciale della loro proposta di esecutivo avesse intenzione di far uscire l’Italia dall’euro, il presidente Mattarella “potrebbe aver gettato le basi per nuove elezioni, elezioni che equivalgono ad un referendum sull’euro“, scrive il Nyt. “Per l’Unione europea, un’altra elezione italiana sarebbe un brutto momento”, aggiunge il quotidiano, ricordando la debolezza di Angela Merkel e il rischio di nuove elezioni anche in Spagna.

“Per quanto improbabile possa essere un ritiro italiano dall’eurozona, la mera prospettiva è più pericolosa per il futuro della Ue che il bailout della Grecia, del voto britannico per lasciare il blocco (europeo, ndr) o le controversie sul ruolo della legge con Ungheria e Polonia”, prosegue il Nyt, ricordando che l’Italia è un membro fondatore della Ue e dell’euro e la quarta più grande economia del blocco, e la psicologia conta”. 

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