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Jurassic World – Il regno distrutto: dove il nonsense fa da padrone

Jurassic World – Il regno distrutto (Jurassic World: Fallen Kingdom) è un film del 2018 diretto da Juan Antonio Bayona. La pellicola, sequel di Jurassic World del 2015, è il quinto capitolo cinematografico del franchise di Jurassic Park.

Recensione di Jurassic world – Il regno distrutto

In seguito all’uscita del primo film, i responsabili si affrettarono a dire che nel prossimo non ci sarebbe stato affatto un nuovo dinosauro inventato dal nulla. Invece sì, l’hanno messo. E della peggior specie: un essere a caso, frutto di un incrocio tra l’Indominus Rex ( essere già inventato nel primo film) e il Velociraptor. 

Come se non bastasse Bayona è riuscito a soffocare la brezza fresca del film precedente, rinchiudendo per quasi tutta la durata del film i dinosauri in gabbia per poi liberarli in una villa. In pratica un parco più piccolo con un arredamento di lusso. Insomma, questo film decide di adottare delle misure totalmente diverse da quello che mi aspettavo: riproduce tutto ma in piccolo, si regge sulla creazione di un dinosauro insulso, i dinosauri non arrivano mai in città (dopo che sono 25 anni che ce lo promettono).

Volendo tralasciare, comunque, l’immensa pigrizia dello storytelling, Jurassic World ha anche degli spunti interessanti. Il discorso di Jeff Goldblum, che segue tutto il film come un filo che regge l’intera narrazione, dà allo spettatore un mezzo per riflettere sui massimi sitemi delle azioni umane e come piano piano stiamo andando verso il baratro.

In tutto ciò, ovviamente, non manca la scena d’obbligo dei Jurassic Film dove i protagonisti scappano su un prato aperto affiancati da dinosauri in fuga. Qui Bayona riesce a padroneggiare un minimo la situazione rendendola ad ampio respiro, facendo vedere tanti dinosauri che sfilano, cadono, rimbalzano, sempre mantenendo una qualità notevole.

Siccome questo è un film che non si fa mancare nulla, ecco che i momenti nonsense ci seguono tutto il tempo. Da Chris Pratt che viene avvolto da una nube di lava incandescente e ne esce incolume, oppure sempre Chris Pratt che si esibisce in una performance alla Jim Carrey dei poveri, o ancora entrare nella gabbia di un dinosauro credendo che dorma. La cosa peggiore, però, è quando il cattivo confessa una svolta di trama a caso perché non sono riusciti a infilarla da nessun’altra parte, buttandola lì solo per ottenere qualche reazione, ma senza che ci si fermi realmente ad approfondire. Sembra qualcosa uscita dal film sbagliato (apprezzate come ci giro intorno senza rivelare di cosa si tratti), qui, purtroppo, si scade davvero nel ridicolo.

Alla fine comunque ci promettono di nuovo i dinosauri in città.. Sarà vero stavolta?

Paola Chirico

Ho 25 anni e nella vita aspetto l'ora di pranzo a livello amatoriale. Da grande sogno di aprire un'agenzia di comunicazione tra Louis Vuitton e il buon gusto e nel tempo libero presiedo un'associazione che si occupa di recuperare i fondi per la ricerca del buonsenso. Attualmente collaboro con testate web e blog trattando temi che abbiano attinenza col mondo del cinema e delle serie tv, e per citare Scorsese: “Andare al cinema è come andare in chiesa per me, con la differenza che la chiesa non consente il dibattito, il cinema si.”

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Paola Chirico
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