Sono giovanissimi, eppure i 12 calciatori intrappolati nella grotta Tham Luang in Thailandia hanno già la forza interiore e la lucidità di rassicurare i loro cari sulle loro condizioni di salute. Non potendo comunicare per telefono, i ragazzi hanno scritto brevi messaggi diffusi questa mattina sulla pagina Facebook dei Navy Seals thailandesi.
“Non preoccupatevi per me, i Navy Seal si stanno prendendo cura di noi”, scrive Panumat Saengdee, 13 anni. “Fa un po’ freddo, ma non preoccupatevi. E non scordatevi della mia festa di compleanno”, dice Duangphet Promthep, 13enne anche lui. “Mi mancate tutti. Voglio tornare a casa“, ammette Adul Sam-on, 14 anni.
Thailandia, i messaggi dei ragazzi alle famiglie
C’è chi invece sogna ad occhi aperti il menu del primo pasto una volta liberi: pollo fritto e carne alla griglia sono in cima alla lista dei desideri. Ekkarat Wongsookchan, 14 anni, promette alla mamma: “Ti aiuterò a fare shopping ogni giorno una volta libero”. E tra i messaggi c’è anche quello dell’allenatore Ekkapong Chantawong, 25 anni: “Prometto che faro’ del mio meglio per prendermi cura di loro. Voglio rivolgere le mie più sentite scuse ai genitori“.
Intanto la mancanza di ossigeno e la stanchezza hanno ridotto il numero di soccorritori che fanno avanti e indietro con l’esterno, ma almeno quattro persone sono sempre con il gruppo. Lo ha dichiarato poco fa il governatore Narongsak Osatanakorn, che dirige le operazioni.
Foto da Twitter.