Diciotti, sciopero della fame scongiurato

di Redazione

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Diciotti, sciopero della fame scongiurato

| venerdì 24 Agosto 2018 - 08:33

Se da un lato il comandante della nave Diciotti, ferma al porto di Catania con i migranti a bordo, ha assicurato che non c’è alcuna emergenza sanitaria, dall’altro il senatore del Pd Davide Faraone annuncia che i migranti hanno iniziato uno sciopero della fame, ma la situazione è tornata sotto controllo.

“Ho appena avuto notizia dalla Capitaneria di Porto che a bordo della nave Diciotti c’è tensione e i migranti hanno iniziato uno sciopero della fame. Pertanto, le visite a bordo per esprimere solidarietà e verificare le condizioni della nave sono sospese per ragioni di sicurezza“, scriveva su Twitter Davide Faraone, che ieri è salito a bordo della nave Diciotti.


 

La situazione fortunatamente è tornata “sotto controllo”, ha scritto un un altro Tweet Davide Faraone, e le visite a bordo della nave riprenderanno dalle 15.

Diciotti, il comandante: “Situazione sanitaria sotto controllo”

“Le condizioni sono più che soddisfacenti, tant’è che ci è stata concessa la cosiddetta libera pratica sanitaria”. Lo ha affermato Massimo Kothmei, comandante della nave Diciotti, precisando che “fortunatamente non c’erano bambini a bordo, come invece ho visto scritto”, sembra infatti che i bambini siano stati evacuati nelle acque di Lampedusa e portati a terra. I controlli sanitari, ha aggiunto il comandante, “sono stati positivi e soddisfacenti”.

“I minori che abbiamo invece sbarcato mercoledì in tarda serata, 25 ragazzi e due ragazze, – ha raccontato Kothmei a La Verità – sono stati immediatamente presi in carico dall’organizzazione di assistenza a terra. Da un punto di vista della tutela sanitaria è vero che in tutti questi tipi di interventi si registrano casi di scabbia, ma a bordo i medici di Cisom somministrano specifici farmaci e pomate. La situazione è monitorata, quindi, e non desta al momento alcun tipo di preoccupazione“.

Il comandante ha risposto anche alla definizione di “scheletrini” data da un’operatrice di Terre des Hommes in riferimento ai 27 minori sbarcati. “La maggior parte della popolazione ospite è di origine eritrea – ha spiegato Kothmei -, quindi si tratta di persone che sono più snelle rispetto ad altre etnie”. E ancora: “Dal momento in cui sono saliti a bordo, abbiamo erogato un protocollo nutrizionale approvato che prevede la somministrazione di tre o quattro pasti al giorno. Alla fine siamo arrivati al punto, per motivi organizzativi, che noi dell’equipaggio abbiamo omologato la nostra alimentazione con quella dei migranti”.

A chi gli ha chiesto se i migranti a bordo si sentano sequestrati, il comandante ha risposto: “Abbiamo spiegato loro che la vicenda è legata anche a una situazione politica di tipo internazionale che avrebbe comportato anche una più lunga permanenza a bordo. A me hanno restituito la sensazione di totale comprensione. E fino ad oggi si sono comportati splendidamente”.

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