Caso Diciotti, Salvini: “Mi processino pure, ho fatto solo il mio lavoro”

di Redazione

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Caso Diciotti, Salvini: “Mi processino pure, ho fatto solo il mio lavoro”

| lunedì 27 Agosto 2018 - 08:29

Ho fatto solo il mio lavoro e sono pronto a rifarlo. Mi spiace per il procuratore di Agrigento. Penso che con tutti i problemi che ha la Sicilia, la priorità non sia certo indagare Salvini”, ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, dopo essere stato iscritto nel registro degli indagati per il caso Diciotti. “Se il tribunale dei ministri dirà che devo essere processato, andrò dai magistrati a spiegare che non sono un sequestratore”.

Diciotti, Salvini: “Mi processino pure, ho fatto solo il mio lavoro”

In una intervista a Libero, il ministro dell’Interno Matteo Salvini, precisa che “mai avrei pensato di poter essere accusato di sequestro di persona. Io ho agito per difendere i confini del mio Paese. Se questo è il prezzo che devo pagare, ok. Ma nessun magistrato creda di potermi fermare con un’inchiesta“.

Il vicepremier non si premura di cercare, in Senato, voti per evitare il processo. “Se il Tribunale dirà che devo essere processato andrò davanti ai magistrati a spiegare che non sono un sequestratore. Voglio proprio vedere come va a finire”.

Salvini è pronto ad agire nuovamente allo stesso modo, qualora arrivasse un’altra nave: “Sì – dice -, mi comporterei alla stessa maniera” e aggiunge che “da quando è iniziato il caso Diciotti di navi dalla rotta del Sud Mediterraneo non ne sono più partite”. E ancora: “Si ricorda le polemiche per la mia circolare nella quale chiedevo una stretta sulla concessione delle domande d’asilo? Da allora il loro numero è diminuito drasticamente”. In merito alla Diciotti, il vicepremier spiega: “Si tratta di coerenza. E quella paga, sempre. Siamo riusciti a fare una cosa mai fatta prima: coinvolgere un Paese dell’Est, l’Albania, e la Chiesa”.

L’Albania entra in gioco grazie al dialogo iniziato con l’Europa, in particolare con i Paese dell’Est. In quanto all’imminente incontro con l’ungherese Viktor Orban, Matteo Salvini dice che si parlerà di controllo delle frontiere esterne. Il dialogo che si è aperto con i vescovi italiani, inoltre, ha permesso che la chiesa si facesse carico di una quota dei migranti della Diciotti. 

Riguardo all’ipotesi di nuove elezioni, Matteo Salvini sottolinea il lavoro fatto con i suoi alleati al Governo. “Con Conte e Di Maio – afferma – abbiamo fatto di più in pochi mesi che la sinistra in sei anni di governo”.

Infine in merito alla riforma della giustizia Salvini non ha dubbi. “Non è normale che ci siano processi che durano anni e poi c’è chi intasa le aule di giustizia con procedimenti assurdi come quello contro di me. Ma scherziamo?”.

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