Genova si ferma per commemorare le vittime del ponte Morandi

di Redazione

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Genova si ferma per commemorare le vittime del ponte Morandi

| venerdì 14 Settembre 2018 - 20:59

Genova si è fermata a un mese esatto dal crollo del ponte Morandi per rendere omaggio alle 43 persone morte nel disastro. E’ iniziata con un fortissimo momento di commozione la cerimonia in piazza De Ferrari. Lacrime sul palco per Tullio Solenghi che ha letto il lungo elenco di vittime e lacrime tra i numerosissimi presenti nella piazza. Presente anche il presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

Il sindaco Marco Bucci e il governatore Toti sono arrivati accolti dagli applausi del pubblico. “Non me lo hanno chiesto, ma se lo chiedono mi tiro su le maniche e mi darò da fare”, ha risposto il primo cittadini a chi gli ha chiesto se se sia pronto a fare il commissario. “Figuratevi se dico di no, se me lo chiedono, cosa pensa poi Genova”.

In piazza lunghissimi applausi sono stati rivolti agli eroi dei soccorsi, vigili del fuoco, forze dell’ordine e volontari. 

In mattinata vi sono state altre commemorazioni. Alle 11,36 minuto di silenzio: i negozi hanno abbassato le saracinesche, taxi e bus hanno spento i motori, la gente in strada si è fermata in raccoglimento. E poi, alcuni figli delle vittime mischiati a decine di giovanissimi atleti genovesi, accompagnati dagli allenatori e dai dirigenti delle società, hanno fatto un girotondo in mezzo a piazza De Ferrari per ricordare la tragedia: lo hanno fatto  in occasione del minuto di silenzio delle 11.36 in ricordo delle 43 vittime. “Ci è sembrato doveroso invitare il mondo dello sport a partecipare a questo momento così importante”, ha spiegato Rino Zappalà, delegato Coni di Genova.

“Non credo che importi a qualcuno il nome del commissario – ha detto il governatore e commissario per l’emergenza Giovanni Toti -. Il problema è fare le cose bene e presto. Non ingarbugliare le carte. Come istituzioni ci siamo fatti carico da un mese dell’emergenza facendo un lavoro straordinario e oggi chiediamo al Governo di poter continuare, di non avere disturbi ma aiuti, perché l’unico compito ora è riaprire il ponte”. 

“Non sarà la caduta di un ponte a piegare Genova – ha detto ancora Toti -, una città che ha voglia di tornare a correre nel più breve tempo possibile. Oggi in piazza De Ferrari, la piazza delle grandi adunate di quel popolo che ha saputo dire no ai terroristi quando fu ucciso Guido Rossa, ribadiremo a tutti questa volontà”.

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