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Sicilia, Lega lontana da sinistra ma anche da destra

Sicilia da sempre laboratorio politico d’Italia. A quello che accadeva nella politica siciliana si prestava, infatti, la massima attenzione ritenendo che fosse da battistrada per la politica nazionale.

Non  sappiamo se sia attuale ritenere che la Sicilia rappresenti ancora un laboratorio politico ma ieri da Palermo  il sottosegretario all’Interno, Stefano Candiani, e commissario regionale della Lega per la Sicilia pur manifestando stima ed apprezzamento per il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci e per il suo impegno, interrogato sulla possibile corsa congiunta alle europee con il movimento  “Diventerà Bellissima”,  ha affermato che i rapporti con il governatore in funzione delle europee, non lo interessano affatto.

“Al centro della nostra attenzione sono i tanti problemi della Sicilia e le loro soluzioni” ha detto Candiani, che la Lega vuole affrontare con il metodo del cambiamento cioè con tutte le carte ben in tavola.  Candiani è stato chiaro nel sottolineare che occorre anche liberare Palermo da Leoluca Orlando sindaco, il quale piuttosto che preoccuparsi delle condizioni sociali ed economiche della capitale si occupa di farne l’ambasciatore nel mondo . E’ forse possibile cogliere un messaggio significativo dalle dichiarazioni del commissario regionale Lega, e trarre qualche considerazione.

Se infatti è pacifico che motivi ideologici separano la Lega dalla sinistra, di cui Orlando con le sue otto elezioni è esponente storico, oggi emerge una distanza profonda anche dal movimento di Musumeci, seppure di destra.

Il messaggio che dunque riceviamo con evidenza anche oggi dal laboratorio siciliano è che la Lega, in continua ascesa nel consenso popolare proprio per il cambiamento di rotta promesso ed impegnata a realizzare, non può e non vuole portarsi dietro la politica ed i politici del passato, considerati non soltanto una zavorra ma soprattutto  in netta contraddizione con la linea tenuta.

Per questo è presumibile che anche a livello nazionale l’impegno di Salvini sarà teso a riempire la bisaccia sì con i voti della destra, ma a lasciare a terra i vecchi politici della destra, anch’essi portatori di quanto oggi viene rinnegato, e per niente compatibili col “cambiamento”.

Paola Chirico

Ho 25 anni e nella vita aspetto l'ora di pranzo a livello amatoriale. Da grande sogno di aprire un'agenzia di comunicazione tra Louis Vuitton e il buon gusto e nel tempo libero presiedo un'associazione che si occupa di recuperare i fondi per la ricerca del buonsenso. Attualmente collaboro con testate web e blog trattando temi che abbiano attinenza col mondo del cinema e delle serie tv, e per citare Scorsese: “Andare al cinema è come andare in chiesa per me, con la differenza che la chiesa non consente il dibattito, il cinema si.”

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