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Omicidio Yara, la Cassazione conferma l’ergastolo per Bossetti

Ergastolo per Massimo Giuseppe Bossetti. La Cassazione ha confermato la massima pena nei confronti dell’imputato già condannato in primo e secondo grado per l’omicidio di Yara Gambirasio, la giovane ginnasta di 13 anni il cui corpo venne trovato il 26 febbraio 2011 in un campo a Chignolo d’Isola, nel Bergamasco, a pochi chilometri da Brembate di Sopra, dove la ragazza viveva e da dove era scomparsa tre mesi prima. 

Yara, Bossetti condannato all’ergastolo anche in Cassazione

La prima sezione penale della Cassazione, presieduta da Adriano Iasillo, ha quindi dichiarato inammissibile il ricorso presentato dalla difesa di Bossetti, condannando l’imputato al pagamento delle spese legali. La Corte ha anche dichiarato inammissibile il ricorso presentato dalla procura generale di Brescia contro l’assoluzione dal reato di calunnia per Bossetti. “Leggeremo le motivazioni. Le decisioni si rispettano e si impugnano nelle sedi opportune. In questo momento dobbiamo solo piegarci a questa sentenza, ma continuiamo a credere che Massimo sia innocente”, ha detto l’avvocato Claudio Salvagni, difensore di Massimo Bossetti.

“Il processo mediatico nuoce: ci voleva molto coraggio a prendere una decisione contro la sentenza d’appello”. Esulta invece l’avvocato Andrea Pezzotta, legale dei familiari di Yara Gambirasio: “È andato tutto come secondo me doveva andare. Con oggi sono 39 i magistrati che hanno esaminato, in varie fasi, il fatto e tutti hanno concluso per la colpevolezza di Bossetti. Processo mediatico? Non è per colpa nostra. Noi non siamo mai andati in televisione”. 

Redazione

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