Pubblicità, risorsa o condanna?

di Tignitè

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Pubblicità, risorsa o condanna?

| venerdì 19 Ottobre 2018 - 11:34

Non c’è canale televisivo e programma che si voglia vedere in cui non si è immuni dal tartassamento delle interruzioni pubblicitarie.

Se solo alcune sono intelligenti, comunque tutte rispondono alla regola sovrana secondo la quale una pubblicità deve catturare comunque l’attenzione dello spettatore.

Anche le più perverse. Accade così che mentre stai seguendo con pieno pathos emotivo il film romantico dell’anno, di colpo compare una signorina che sputa sangue nel lavandino, e subito sei colto da un moto di compassione. Errore: la signorina non è colpita dal mal sottile, ha soltanto usato il dentifricio sbagliato.

 Accade che mentre segui con attenzione  le chiacchiere del salotto di Bruno Vespa cercando di capire quale sarà il futuro che ti aspetta, (una recessione imminente, o andare a dormire), compare un povero ragazzo buttato fuori di casa a stracci in faccia da una lei che lo ha cacciato: sarà per un furibondo litigio? Assolutamente no, lei lo ha buttato fuori perché afflitta dai dolori del sopraggiunto ciclo mestruale, ciò di cui evidentemente deve ritenerlo responsabile, contro i quali  non ha assunto l’opportuno antidolorifico. Cosa che comunque  farà su consiglio dell’amica tempestivamente arrivata.

Grande sollievo ci viene invece dalle due signore soddisfatte di avere risolto i problemi del cattivo odore intimo grazie ad un assorbente che consigliano vivamente a tutte le donne:  soddisfazione per avere risolto lo stesso problema con stesso rimedio, ma di marca diversa e con le ali, viene esternata da una prosperosa ragazza che, abbigliata come le ragazze coccodè di Arbore, in verde dalle piume in testa fino ai piedi, balla “libera e sicura” nel bel mezzo di un aeroporto.  

Più riservata è invece la signora che, avendo indossato un paio di sicure mutandine impermeabili, si lancia dall’alto di un’albero volando attaccata ad una liana per raggiungere, anch’essa “fresca e sicura”  il promesso sposo che la riceve  sull’albero vicino.

Preoccupante è invece quanto si vede accadere in una sala operatoria: mentre un’ ignaro paziente è sotto i ferri di una equipe di chirurghi, uno di essi, colto da improvviso raptus avendo mangiato delle miracolose pastiglie che profumano l’alito, investe con una poderosa onda d’urto tutti gli altri che, attoniti, ovviamente sospendono l’intervento al malcapitato.

E se stiamo qui a dirne, è certo che hanno colpito la nostra attenzione !
 

 

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