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Nasce la Repubblica del Nord Macedonia

Il Parlamento macedone ha approvato con la maggioranza dei due terzi l’accordo già stipulato in giugno con la Grecia per aggiungere la parola “NORD” alla propria denominazione, e le necessarie modifiche costituzionali. Nasce così la Repubblica del Nord Macedonia. Il premier Zoran Zaev, ostinato europeista nonostante le molteplici opposizioni interne ed estere, ed il cui motto era ” per una Macedonia europea”, ha scritto su Facebook : “Auguri alla Macedonia. La missione è stata compiuta con successo”.

Repubblica del Nord Macedonia

Questo voto storico segna il risultato di un lungo percorso politico e diplomatico per il superamento della guerra fredda trentennale tra i due Paesi. In quella occasione il premier greco Tsipras disse: “Questo è il nostro appuntamento con la storia, chiudiamo 26 anni di polemiche sterili ed avvelenamento sciovinista”, ed il premier macedone Zoav: “È il momento di chiudere col passato e guardare al futuro e abbiamo il coraggio di fare un passo avanti.”

L’approvazione del parlamento che oggi ratifica quell’accordo è un risultato storico che può avere conseguenze molto importanti sul piano internazionale, destinato com’è a mutare gli equilibri geopolitici e finanziari di Europa e Russia. L’adeguamento ad una propria diversa denominazione da parte della Repubblica macedone è sempre stato richiesto quale presupposto necessario e indispensabile perché si desse l’avvio ai negoziati per l’ingresso della nuova Repubblica nella Ue e, soprattutto, nella Nato.

Questo il forte motivo dell’ostilità all’accordo fra i due Paesi da parte di Mosca: perché poco gradita l’espansione della Nato nei Balcani che inevitabilmente si verificherà attraverso l’adesione della nuova Repubblica. Putin in occasione dell’accordo di giugno disse: “Non aiuta la pace nella regione”.

Oltre a ciò, sembra interessante anche un’altro aspetto che da questo accordo è possibile rilevare: il cambio di rotta politico della Grecia. Infatti, seppure il governo di Atene sia sempre stato abbastanza vicino a Mosca, come diversi episodi politici hanno dimostrato, in questa occasione si è allontanato dalla linea del Cremlino e le strade si separano: atteggiamento presumibilmente riconducibile alla nuova condizione economico-finanziaria della Grecia qual è oggi, successivamente all’accordo di Lussemburgo con l’Unione Europea, che sanciva il termine del piano di aiuti europei alla Grecia. È quindi ipotizzabile cogliere il segnale che per Tsipras sia oggi indispensabile garantirsi l’appoggio americano nelle decisioni del Fondo Monetario Internazionale ( FMI ) – di cui gli Stati Uniti sono l’azionista di maggioranza – sulla grande questione greca del debito pubblico che viaggia al 18% del Pil.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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