Manovra, il Governo all’Ue: “Rapporto debito/Pil giù con le privatizzazioni”

di Redazione

» Cronaca » Manovra, il Governo all’Ue: “Rapporto debito/Pil giù con le privatizzazioni”

Manovra, il Governo all’Ue: “Rapporto debito/Pil giù con le privatizzazioni”

| mercoledì 14 Novembre 2018 - 11:41

Il Governo italiano ha mandato, entro i termini stabiliti, la lettera di risposta alla Commissione europea, che chiedeva di rivedere il Documento programmatico di bilancio (DPB) 2019. Secondo quanto riporta il nuovo documento, nel 2019 il rapporto debito/Pil scenderà al 129,2% (-0,8%), grazie alla spinta delle privatizzazioni.

Angela Merkel invita l’Italia a rispettare le regole dell’Ue, che ha contribuito a scrivere in quanto paese fondantore. L’Europa intanto si prende tempo per decidere.

Il Governo all’Ue: “Il rapporto debito/Pil scenderà con le privatizzazioni”

Il rapporto debito/Pil non sarà del 130% e il merito è della spinta di accelerazione che daranno le privatizzazioni. Tenendo conto degli introiti da privatizzazioni dell’1%, quindi, anziché dello 0,3% “la discesa del rapporto debito/Pil – si legge nel nuovo Documento di finanza pubblica – sarebbe pari a 0,3 punti quest’anno, 1,7 punti nel 2019, 1,9 nel 2020 e 1,4 nel 2021”.

“I maggiori ricavi considerati per il 2019 – si legge nel documento – costituiscono un margine prudenziale che mette in sicurezza gli obiettivi approvati dal Parlamento, anche qualora non si realizzasse appieno la crescita del Pil ipotizzata”. Tali introiti comporterebbero minori emissioni di debito sul mercato, minori interessi e quindi una ulteriore discesa del rapporto debito/Pil dal 131,2% del 2017 al 126% del 2021.

Modifiche al documento, rispetto alla versione del 15 ottobre, anche per il reddito di cittadinanza e le pensioni, che non sono più definiti a “efficacia immediata” ma si precisa che la loro introduzione è “da definire con legge collegata“.

Per la “quota 100”, misura che serve per “favorire il ricambio generazionale nel mercato”, nel documento si spiega che “a decorrere dal 2019, è istituito un fondo per la revisione del sistema pensionistico attraverso l’introduzione di ulteriori forme di pensionamento anticipato e misure per incentivare l’assunzione di lavoratori giovani. Appositi provvedimenti normativi daranno attuazione, nei limiti delle risorse del fondo”.

Il reddito di cittadinanza, che ha lo scopo di “inclusione sociale e contrasto alla povertà”, subisce la stessa sorte. Nel nuovo documento si parla di un fondo “a decorrere dal 2019” per “pensioni e reddito di cittadinanza, anche attraverso politiche volte al sostegno economico e all’inserimento sociale dei soggetti a rischio di emarginazione nella società e nel mondo del lavoro”, e “appositi provvedimenti, nei limiti delle risorse del fondo” per attuarli.

Al momento Bruxelles non commenta i contenuti del nuovo documento, nonostante la lettera sia stata recapitata ieri sera e già pubblicata sul sito dedicato alle bozze di bilancio 2019 dei Paesi dell’Unione Europea. Dopo essersi presa il tempo necessario ad una minuziosa analisi – così come farà con gli altri Stati che hanno presentato bozze di bilancio – la Commissione europea si esprimerà il 21 novembre

Lettera all’Ue, Salvini: “Mancano solo i caschi blu”

 “Ci mancano giusto gli ispettori, i caschi blu dell’Onu e le sanzioni contro l’Italia. Le manovre economiche degli ultimi 5 anni, applaudite da Bruxelles, non hanno fatto bene all’Italia e quindi abbiamo deciso di fare il contrario”, continuano così gli attacchi all’Europa da parte del vicepremier Matteo Salvini.

E ancora: “Io ho seguito molto il tema delle pensioni: la legge Fornero è una legge sbagliata, che ha fatto dei danni, che ha bloccato il mondo del lavoro. Boeri continua a dare dati – dal mio punto di vista – poco attendibili e si potrebbe candidare per il Pd o per rifondazione comunista. Se grazie a questa manovra ci saranno 300 mila italiani che tireranno il fiato e avranno indietro i loro contributi qualche anno prima rispetto alla Fornero, quei 300 mila posti che si libereranno chi li occuperà? I marziani? O ci saranno dei giovani che cominceranno finalmente a lavorare invece che scappare all’estero?”.

Manovra, Merkel: “Serve un dialogo con Bruxelles”

“L’Italia è un Paese fondatore dell’Ue e ha deciso con gli altri le regole”, ha detto la cancelliera tedesca Angela Merkel, rispondendo in plenaria a Stasburgo alle domande degli eurodeputati. In merito alla legge di bilancio italiana, la cancelliera sottolinea che “è importante giungere a una soluzione ed è importante che lo si faccia nel dialogo con la Commissione europea. Lo ha detto anche il premier Conte”.

Edizioni Si24 s.r.l.
Aut. del tribunale di Palermo n.20 del 27/11/2013
Direttore responsabile: Maria Pia Ferlazzo
Editore: Edizioni Si24 s.r.l.
P.I. n. 06398130820