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Cei, modificata la preghiera del Padre Nostro

E’ stata modificata la preghiera del Padre Nostro. La formula latina  ‘et ne nos inducas in tentationem’  resa in italiano con la formula ‘non abbandonarci alla tentazione’ sostituisce quella sino ad ora recitata ogni domenica in chiesa, ‘non ci indurre in tentazione’.

L’assemblea generale della Conferenza episcopale italiana ha approvato, con voto unanime dei duecento vescovi presenti, la terza edizione del Messale Romano (il libro che riporta le orazioni per la celebrazione eucaristica). Al centro della delibera la nuova traduzione della preghiera insegnata da Gesú ai discepoli. 

Il testo della nuova edizione del Messale sarà sottoposto alla Santa Sede “per i provvedimenti di competenza, ottenuti i quali andrà in vigore anche la nuova versione del ‘Padre Nostro‘, e dell’inizio del ‘Gloria‘: ‘pace in terra agli uomini amati dal Signore‘ “. Lo comunica la Cei.

Già da tempo lo stesso Papa Francesco aveva incoraggiato l’introduzione della modifica alla traduzione del versetto, sottolineando la natura misericordiosa di Dio, che “non induce in tentazione. Anche i francesi hanno cambiato il testo con una traduzione che dice “non lasciarmi cadere nella tentazione”, sono io a cadere, non è lui che mi butta nella tentazione per poi vedere come sono caduto, un padre non fa questo, un padre aiuta ad alzarsi subito”. Lo ha affermato Jorge Mario Bergoglio in un’intervista nel programma “Padre nostro”.

“Quello che ti induce in tentazione – ha precisato ancora il Pontefice – è Satana, quello è l’ufficio di Satana”.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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