Sciopero dei medici, a rischio migliaia di interventi

di Redazione

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Sciopero dei medici, a rischio migliaia di interventi

| venerdì 23 Novembre 2018 - 10:04

Parte oggi in tutta Italia lo sciopero di medici e veterinari del Sistema sanitario nazionale. Migliaia di interventi chirurgici già programmati potrebbero saltare creando disagi ai cittadini. Lo sciopero, a cui aderiscono le maggiori sigle sindacali, si protrarrà per 24 ore

Sciopero dei medici, a rischio migliaia di interventi

Alla base della protesta ci sono la richiesta di maggiori fondi per la Sanità pubblica, definita “ormai al collasso” dai sindacati, e il rinnovo del contratto di lavoro, fermo da dieci anni. Le organizzazioni sindacali, però, tengono a precisare che lo sciopero è anche a favore dei cittadini, con lo scopo di garantire a tutti un’adeguata assistenza. 

“Le notizie che arrivano dalle regioni parlano di una partecipazione allo sciopero dei medici ben maggiore rispetto alle aspettative, pari a 80-90% del personale. Bisogna tornare a anni indietro per trovare la stessa adesione a una mobilitazione”, ha spiegato in conferenza stampa Carlo Palermo segretario generale del sindacato Anaao Assomed. 

Il ministro della Salute, Giulia Grillo, ha affermato che “nella legge di bilancio ci sono le risorse per onorare gli impegni presi rispetto ai rinnovi contrattuali 2019-21. Contestualmente è previsto l’aumento del fabbisogno sanitario nazionale standard (2019-21). Gli impegni previsti per il rinnovo della dirigenza da prime valutazioni si aggirano intorno ai 450 mln l’anno”. “Ci sono – ha concluso il ministro – le premesse per rientrare nell’aumento programmato del Fondo sanità che vale 4,5mld in 3 anni”.

Lo sciopero di oggi interessa tutte le principali sigle sindacali, tra cui Anaao e Fp Cgil Medici. Sono previste decine di manifestazioni in tutta Italia ma, nel rispetto della legge, sarà comunque garantita la “continuità delle prestazioni indispensabili”.

Anche gli specializzandi anestesisti sono invitati dall’Associazione degli anestesisti e rianimatori (Aaroi-Emac) a rifiutarsi di sostituire i professionisti che aderiscono allo sciopero.

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