Trapani, sequestro e confisca da 1,5 miliardi agli eredi di Carmelo Patti

di Redazione

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Trapani, sequestro e confisca da 1,5 miliardi agli eredi di Carmelo Patti

| sabato 24 Novembre 2018 - 07:21

Un decreto di sequestro e confisca “colossale” è stato eseguito dalla direzione investigativa antimafia di Palermo nei confronti degli eredi dell’imprenditore Carmelo Patti, originario di Castelvetrano (TP) ex proprietario della Valtur (ora in amministrazione straordinaria), deceduto il 25 gennaio 2016.

Trapani, sequestrato il tesoro di Carmelo Patti

Il procedimento – che la Dia definisce ‘uno dei più rilevanti nella storia giudiziaria italiana’ – ha riguardato un patrimonio stimato, per ora, prudenzialmente in oltre un miliardo e mezzo di euro e ha disvelato interessi economici riferibili alla famiglia mafiosa di Castelvetrano, guidata dal latitante Matteo Messina Denaro. Il decreto è stato emesso dal Tribunale di Trapani su proposta del direttore nazionale della Dia. 

Le indagini svolte dalla DIA negli ultimi anni sono state confortate dalle dichiarazioni rese dai collaboratori di giustizia Angelo Siino, Giovanni Ingrasciotta ed Antonino Giuffrè. Dagli accertamenti bancari è emersa una rilevante sperequazione fra i redditi dichiarati e gli investimenti effettuati dal Patti negli anni e il suo con numerosi personaggi contigui ovvero organici alla famiglia mafiosa di Castelvetrano, capeggiata dal noto latitante Matteo Messina Denaro.
 
L’attenzione si è focalizzata inizialmente sul coinvolgimento – negli anni ’90 – del Patti in un’indagine per associazione per delinquere finalizzata alla frode fiscale e all’evasione dell’I.V.A., nella quale rimasero coinvolti numerosi personaggi poi risultati vicini agli ambienti mafiosi.
 
Fra coloro che godevano della piena fiducia dell’imprenditore vi era sicuramente Michele Alagna, fratello di una donna dalla quale Messina Denaro avrebbe avuto una figlia non riconosciuta. Alagna ha ricoperto importanti cariche sociali nelle imprese del gruppo, diventando sindaco – effettivo o supplente -, presidente del collegio sindacale o amministratore di molte società della catena aziendale.
 
Il provvedimento eseguito oggi e la confisca riguardano 25 società di capitali (attive nel cablaggio di componenti elettrici per autovetture, nel comparto turistico-alberghiero, nel campo finanziario e nel settore immobiliare), quote in partecipazioni societarie, 3 Resort, 1 Golf Club, 400 ettari di terreno [ubicati nei comuni di Robbio (PV), Castelvetrano (TP), Campobello di Mazara (TP), Favignana (TP), Mazara del Vallo (TP), Marettimo (TP), Isola di Capo Rizzuto (KR), Ragusa e Benevento], 232 immobili (tra abitazioni, magazzini e opifici), un’imbarcazione in legno di mt. 21 denominata Valtur BAHIA (iscritta nei Registri del Porto di Londra ed ora in disarmo, ormeggiata nel porto di Mazara del Vallo), rapporti bancari e disponibilità finanziarie in corso di quantificazione.

 

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