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Da Netflix alla biologia: l’algoritmo per la diagnosi dei tumori

Da Netflix alla biologia: l’algoritmo sviluppato per capire e prevedere i film preferiti dagli spettatori è stato utilizzato per catturare le immagini dei tessuti a una velocità senza precedenti.

L’algoritmo per l’analisi dei tessuti

Il metodo, descritto su Optica dalla Scuola normale superiore francese, può aiutare nella diagnosi precoce dei tumori e nell’analisi dei tessuti. La tecnica è stata sperimentata per aumentare la velocità e ridurre la mole di dati acquisiti con la spettroscopia Raman, che permette di analizzare i materiali in modo non invasivo e che non richiede la preparazione dei campioni. La spettroscopia Raman richiedeva però tempi di acquisizione dell’immagine troppo lunghi, oltre ad una lunga elaborazione dell’enorme mole di dati generata, diventando quindi poco utilizzabile in ambito biomedico.

“Con questo metodo abbiamo risolto i due problemi, aumentando la velocità e usando un modo più semplice per acquisire informazioni utili da questo tipo di immagini”, commenta Hilton de Aguiar, coordinatore dello studio. L’immagine viene così acquisita in poche decine di secondi (e non diversi minuti come prima), e la mole di dati ridotta fino a 64 volte. Il risultato è stato possibile prendendo solo una porzione dei dati normalmente richiesti con la spettroscopia, e poi completando le informazioni mancanti con l’algoritmo che era stato pensato per Netflix.” Un approccio che ora verrà testato su diversi tipi di tessuti e che potrebbe essere usato in biologia, per esempio nello studio delle alghe.

Gaia Di Giorgio

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Gaia Di Giorgio
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