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Sicilia in fiamme, oltre 20 incendi tra Bellolampo, Catania e San Vito

Le fiamme invadono la Sicilia. Nella giornata di oggi sono stati oltre venti gli incendi, tra la discarica di Bellolampo, Catania e San Vito. I roghi sono stati favoriti dal forte vento di scirocco ma si teme che dietro ci sia l’intervento umano. In azione squadre dei vigili del fuoco, elicotteri e Canadair in tutta l’Isola.

Musumeci: “Siamo in emergenza incendi”

“Siamo da alcune ore in Sicilia in una condizione di emergenza incendi. A determinarla non è solo l’eccezionale ondata di caldo ma, con molta probabilità, anche una criminale attività dolosa che stavolta nulla avrebbe a che vedere con la nota logica dei pascoli. Almeno questo ci riferiscono i nostri operatori mobilitati sul fronte del fuoco. In atto sono ben ventidue gli incendi attivi sull’Isola, di cui due gravissimi, che impegnano tutti i mezzi regionali della Protezione civile e del Corpo Forestale, quelli messi a disposizione dai Vigili del fuoco e la metà dei Canadair in dotazione allo Stato. A tutti va il mio plauso per lo spirito di dedizione che stanno dimostrando”. Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.
“Sono in contatto – continua il governatore – con il ministero dell’Interno e col sottosegretario Candiani per ogni necessaria intesa sul da farsi. Sullo sfondo di questa grave emergenza si evidenzia – lasciatemelo dire – la disarmante, carente attività preventiva di molti Comuni e dei privati nel predisporre anzitempo, come la legge impone, i viali tagliafuoco nelle aree agricole o in quelle incolte. La amara verità è che serve in Sicilia una nuova coscienza civica capace di coinvolgere tutti e far sentire ognuno responsabile nella  prevenzione del rischio, per una concreta cultura dell’ambiente”.

Bellolampo a fuoco

La discarica di Bellolampo, a Palermo, è stava avvolta dalle fiamme. Una nube di fumo si è diffusa sulla città, insieme ad un odore acre e alla cenere. Il rogo non ha permesso il transito dei mezzi che dovevano scaricare i rifiuti. Intanto si pensa ad un’opera pianificata da parte di ignoti.

Un incendio ha bloccato il traffico sulla statale 624 Palermo-Sciacca, all’altezza di Monreale. Il rogo si è propagato su un terreno prossimo alla carreggiata. Sul posto, oltre ai vigili del fuoco, è intervenuto il personale di Anas per il ripristino della normale circolazione.

Chi c’è dietro agli incendi

Si insinua sempre di più il dubbio che dietro agli incendi che stanno interessando la Sicilia ci sia la mano dell’uomo.

“Quattro incendi in un mese destano qualche inquietante sospetto. Vuoi vedere che qualcuno a Palermo sta scommettendo sui rifiuti per strada?”. Se lo chiede l’assessore comunale all’Ambiente, Giusto Catania, che aggiunge: “Noi andremo avanti a tutela del servizio pubblico”.

Il primo incendio ha interessato il Tmb, che per dieci giorni ha bloccato una linea dell’impianto di trattamento meccanico-biologico; poi un altro dentro la discarica a fine turno che, senza un intervento tempestivo degli operai di Rap, l’azienda di igiene ambientale, avrebbe potuto fare molti danni; l’altra notte un rogo sulla strada provinciale al confine con la discarica; stamattina quarto incendio che sta impedendo agli autocompattatori di andare a conferire.

“Il quarto incendio, in meno di un mese, che interessa l’area della discarica di Bellolampo a Palermo, è motivo di forte preoccupazione. Per i problemi che determina nella gestione della raccolta in città e nei comuni della provincia e per la necessità di utilizzare in emergenza altri impianti, quasi sempre privati, per il conferimento dei rifiuti”.
E ancora: “Quello dei rifiuti e un business con un giro di affari milionario su cui la commissione regionale antimafia intende svolgere un approfondimento. Per questo nei prossimi giorni con ascolteremo i vertici dell’azienda RAP e rappresentanti dell’amministrazione comunale”. Così il presidente della Commissione regionale Antimafia, Claudio Fava.

Sicilia in fiamme, terrore a Catania e a San Vito

Momento di terrore a Catania. Un vasto rogo, infatti ha interessato il litorale della Plaia danneggiando fortemente il lido Europa. Molte persone hanno cercato di sfuggire alle fiamme gettandosi in mare. I vigili del fuoco hanno invitato le persone a “rimanere sulla battigia”.

A Caltagirone e a San Michele di Ganzaria, invece, sempre nel Catanese continua a bruciare da giorni una vasta area boschiva. Evacuati temporaneamente un agriturismo e alcune abitazioni.

A San Vito il camping Calampiso è stato evacuato via mare, con l’uso di motovedette della Guardia costiera e imbarcazioni private. I 403 turisti sono stati portati via e poi fatti rientrare alcune ore dopo. Momento di tensione nella notte anche a ridosso della riserva naturale dello Zingaro.

Le fiamme non danno tregua alla Sicilia. Numerosi incendi, infatti, si sono diffusi anche a Messina, compresa Stromboli, Agrigento, Ragusa, Caltanissetta e Trapani.

 

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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