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Chef Rubio attacca Giletti “Eh mo se chiama lapsus”, la replica “Ma quale gaffe sul premier”

Chef Rubio inarrestabile. Questa volta nell’occhio del ciclone è finito Massimo Giletti. Il conduttore, infatti, durante la puntata di domenica di “Non è l’Arena” avrebbe pronunciato una frase che lo ha reso bersaglio facile sul web.

Anche chef Rubio, che di peli sulla lingua non ne ha mai avuti, non ha perso l’occasione per attaccarlo. Ma la replica di Giletti è presto arrivata.

Chef Rubio attacca Giletti “Eh mo se chiama lapsus”

“‘Non abbiamo più scelto un presidente del consiglio da una vita’ Ahahha… eh si mo se chiama lapsus.. eh si. Assurdo come ve vada bene che gente così venga strapagata per fare costante disinformazione, spesso sciacallando, e per fingere di chiamare ahaha”.

Questo il tweet di Rubio. Lo chef fa riferimento all’affermazione fatta dal conduttore di ‘Non è l’Arena’ Massimo Giletti, nella puntata andata in onda domenica. In Italia, secondo il conduttore, “sono anni che noi non eleggiamo” un presidente del Consiglio.

Rubio è un fiume in piena e non si ferma. Lo chef, infatti, torna anche sul caso delle dichiarazioni sui due poliziotti uccisi a Trieste. Giletti, sempre durante una puntata della trasmissione in onda la domenica su La7, aveva detto di aver tentato di chiamare lo chef televisivo sul cellulare. “Amore mio, il numero non ce l’hai quindi non sparare cazzate in diretta”, aveva replicato l’ex rugbista.

La replica “Ma quale gaffe sul premier”

Giletti, dal canto suo, non rimane a guardare. “Ma quale gaffe sull’elezione del premier! Sono laureato in giurisprudenza con 110 e lode. Conosco molto bene la Costituzione”. Ha replicato così il conduttore alle polemiche social sull’affermazione sul presidente del Consiglio.

“Ma è chiaro – aggiunge Giletti all’Adnkronos – che mi riferivo ad un fatto: da molti anni succede che diventi premier qualcuno che non è stato chiaramente presentato come candidato premier durante la campagna elettorale. L’ultimo presidente del Consiglio indicato come candidato premier di una coalizione già durante la campagna elettorale è stato Silvio Berlusconi, quindi dal 2008 al 2011. Poi non è più successo, né con Mario Monti, né con Enrico Letta, né con Matteo Renzi, né con Paolo Gentiloni, né con Giuseppe Conte. E secondo me non è un bene. È una cosa triste”, sottolinea Giletti.

“Ma il mio – prosegue il conduttore di ‘Non è l’Arena’ – non è un inno all’elezione diretta del premier. È una constatazione amara sul fatto che da molti anni noi votiamo dei partiti rimanendo però ‘al buio‘ su chi sarà il premier e poi i palazzi decidono a posteriori. Lo so che costituzionalmente nulla osta. Ma a me, e credo anche a tanti altri elettori, questa cosa non piace. Se poi quelli che commentano vogliono aggrapparsi con le unghie ai vetri pur di polemizzare, lo facciano pure. Ma il senso delle mie parole era molto chiaro”, conclude Giletti.

Rosanna Pasta

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Rosanna Pasta
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