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Il valore della carta stampata, se ne parla alla Fondazione Federico II |VIDEO

Il progetto è impegnativo, una sorta di viaggio a ritroso nella memoria storica di fatti e costumi della società palermitana dell’800 attraverso le “notizie” dei giornali del tempo.

I Giornali di Palermo nell’Ottocento – – L’informazione giornalistica e la pubblicità nella stampa dell’epoca” , edito da Ex Libris, I Vol. (2018), è un’iniziativa editoriale di pregio storico e culturale, che porta la firma del collezionista siciliano Gesualdo Adelfio e del giornalista Carlo Guidotti.

Il valore della carta stampata, se ne parla alla Fondazione Federico II

Il volume, primo di un cofanetto di tre, è stato al centro di un Focus organizzato dalla Fondazione Federico II nell’ambito degli appuntamenti dedicati alla ricostruzione storica della fitta e pregiata trama che rappresenta il patrimonio culturale della Sicilia, e l’evento si è svolto nella suggestiva cornice dell’Oratorio di Sant’Elena e Costantino, a Palermo.

A dialogare con gli autori, l’antropologa Rita Cedrini, docente universitaria e autrice di numerosi saggi e pubblicazioni, e la giornalista Teresa Di Fresco a cui è stata riservata la prefazione dell’opera.

“Leonardo Sciascia nel suo primo editoriale sul Corriere della Sera nel benedire l’iniziativa di un gruppo di giovani della sua Racalmuto con ‘Malgrado tutto’ fa una considerazione preliminare: in Italia ci vuole un Giornale. E ricorda come, insieme a queste iniziative, siano nate iniziative locali. Il volume di Carlo Guidotti – ha detto Patrizia Monterosso, direttore generale della Fondazione Federico II – ci ricorda, tra le tante, della nascita del Giornale di Sicilia nel 1860. Un’esperienza editoriale durata più di un secolo grazie alla quale è giunto a noi il racconto di un’epoca. Ecco, il lavoro di Bufalino e Guidotti rappresenta la memoria dei fasti e delle cadute di questa città. Ma, allo stesso tempo, ci obbliga a riflettere sulla fragilità e sulla precarietà della carta stampata di oggi. Sul valore dell’informazione che, ad ogni costo, deve essere difesa, garantita e protetta”.

L’opera rende il racconto di un’epoca come una rassegna di fatti politici, sociali e di costume lineare e ideologicamente indipendente e richiama l’attenzione sull’importanza della corretta informazione, oggi più che mai al centro del dibattito mediatico, a partire dall’esame dei moduli stilistici di un periodo di transizione stretto tra classicità e nuove sollecitazioni.

“In America il calo nelle vendite dei giornali ha aperto un forte dibattito. Tanto che sono corsi ai ripari. In Italia questo non è ancora avvenuto. Il lavoro di Carlo Guidotti e Gesualdo Bufalino – ha sottolineato Gianfranco Micciché, presidente dell’Assemblea regionale siciliana – è un racconto fedele della storia politica e culturale di Palermo nell’Ottocento. Ma il grande merito del libro è quello di aver richiamato l’attenzione sull’importanza nel nostro paese dell’informazione. Auspicando che il giornalismo torni ad essere sano e democratico”.

Immagini Marcella Chirchio, montaggio Mario Castiglia.

Maria Pia Ferlazzo

Laureata in Scienze politiche, giornalista professionista, appassionata di street journalism con un passato di carta stampata e uffici stampa istituzionali, per anni capo redattore all' Ufficio stampa della Presidenza della Regione Sicilia. Punto sui valori fondamentali dell'indipendenza, del merito e del confronto fra i diversi punti di vista, su un giornalismo libero da posizioni precostituite. Non sopporto l'arroganza accademica e la mancanza di lealtà, sono per la rappresentazione degli aspetti migliori della vita, preferisco le persone che amano gli animali. In generale penso che l'eleganza e la leggerezza aiutino a vivere meglio. Isolana nell'anima, non potrei vivere lontana dal mare, i cavalli e Vulcano d'inverno. Sono convinta che la bellezza ed un sorriso possono cambiare il mondo.

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Maria Pia Ferlazzo
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