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Crocetta, pignorato vitalizio per diffamazione a giornalisti

E’ stato pignorato l’assegno vitalizio di Rosario Crocetta erogato dall’Assemblea regionale siciliana agli ex deputati di Sala d’Ercole. Secondo il Tribunale di Gela, non può essere equiparato alla pensione e, pertanto, può essere sottoposto integralmente a pignoramento. Il Tribunale ha accolto la tesi del legale dei giornalisti Pietro Nicastro e Giancarlo Felice che hanno intrapreso un procedimento per ottenere dall’ex presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta quanto loro assegnato dalla sentenza emanata dalla prima sezione civile del Tribunale di Palermo nel maggio del 2018.
In quella occasione i due professionisti ottennero la condanna del politico per diffamazione, vedendosi assegnare ciascuno a titolo di risarcimento quindicimila euro. Crocetta pochi giorni dopo il suo insediamento li aveva licenziati in tronco insieme a tutti gli altri componenti dell’Ufficio stampa della Regione.

“Ci saremmo aspettati – dicono Nicastro e Felice – un atteggiamento diverso da chi aveva costantemente professato, almeno a parole, il sacrosanto rispetto della volontà dei giudici. Ma tant’è. Abbiamo dovuto, nostro malgrado, tentare una procedura esecutiva per vedere rispettata la sentenza del Tribunale di Palermo. La procedura, com’è facilmente immaginabile, è stata resa ancora più difficile dall’improvviso trasferimento dell’ex presidente della Regione in Tunisia”.

Redazione

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