Categorie: Cronaca

Salpa la nave con le bare delle vittime | Non si fermano gli sbarchi e le ricerche

Il Canale di Sicilia è un’autostrada. Il bel tempo, il mare calmo stanno facilitando le operazioni sia di soccorso sia nuovi sbarchi.

Questa mattina è saplata la nave Cassiopea della Marina Militare, con 150 bare delle vittime del naufragio di migranti del 3 ottobre scorso al largo di Lampedusa.

L’imbarcazione è diretta a Porto Empedocle, dove arriverà nel pomeriggio. Le operazioni di carico è cominciata ieri ma è stata più volte interrotta perché i familiari delle vittime hanno chiesto di poter dare l’ultimo saluto ai feretri, già portati sulla nave, e attaccare una foto dei loro congiunti. Le proteste dei familiari sarebbero cominciate perché nessuno li avrebbe avvertiti del trasferimento delle salme dei loro cari.

Sono più di 200 ancora le bare custodite nell’hangar dell’aeroporto di Lampedusa che dovranno essere portate a Porto Empedocle: le vittime del naufragio sono 359. A queste nell’hangar si aggiungeranno le bare dei 21 morti di un altro naufragio, accaduto l’altro ieri a 60 miglia dall’isola.

La diretta della giornata

20.33 Dovevano essere più di 518 i migranti sul barcone. Un altro corpo è stato recuperato infatti dai sommozzatori nella acque antistanti l’isola dei Conigli a Lampedusa. Con l’ultimo recupero il bilancio ufficiale e provvisorio sale a 364 vittime.

19.35 Primo giorno di giochi fuori dal campo di accoglienza oggi per venti bambini di origine siriana e palestinese da diverse settimane ospiti a Lampedusa. E’ stata infatti aperta nel pomeriggio la prima ludoteca dedicata ai bambini che sono arrivati dall’altra sponda del Mediterraneo grazie all’impegno congiunto di Save the Children, la Caritas e la parrocchia dell’isola. La struttura, piuttosto spartana (consiste infatti in due grandi tendoni e una piazzola in cemento) da oggi accoglierà i bambini tra i cinque e i dodici anni, e nel programma presto verranno coinvolti anche i bambini figli di lampedusani. Per il battesimo della ludoteca i venti bambini, accompagnati dalle loro mamme, hanno giocato con i volontari di Save the Children, impegnandosi in disegni e piccole sculture di pongo. A turno, tutti i bambini del campo profughi (i migranti minorenni oggi sul’isola sono 122) saranno coinvolti dall’iniziativa.

19.06 Si sono conclusi gli interventi di Gdf, capitaneria di porto e Marina Militare sui due natanti avvistati oggi. Un’imbarcazione con 160 migranti, tra cui 31 donne e 9 bambini, era stato localizzato a circa 40 miglia a sud di Lampedusa, ed è stato raggiunto da una motovedetta della Capitaneria di Porto, la CP 401, mentre il Comando Generale delle Capitanerie di Porto ha chiesto al rimorchiatore ASSO 30 di avvicinarsi per portare soccorso. ”Appena verificate le critiche condizioni di galleggiabilità in cui versava l’imbarcazione – dice la Marina Militare – il comando delle Capitanerie di Porto ha dichiarato la situazione di emergenza e ha nominato la nave Espero coordinatrice delle operazioni di soccorso. I migranti sono stati trasferiti sul rimorchiatore con l’ausilio delle imbarcazioni minori di Espero che ha inoltre inviato il medico di bordo sul rimorchiatore per uno screening di tutti i naufraghi. Solo una donna è risultata in condizioni critiche ed è stata portata con l’elicottero a Lampedusa. Un secondo volo, accompagnerà i familiari della donna, il marito e la figlia”. Il rimorchiatore Asso 30 andrà a Pozzallo per sbarcare i migranti.

L’altro soccorso si è concluso al largo delle coste siciliane, 140 miglia a sud-est di Capo Passero, dove le motovedette della Guardia di Finanza hanno portato in salvo 226 migranti di cui 79 donne e 45 bambini. In serata arriveranno nel porto di Reggio Calabria. Le unità della marina militare impegnate per l’esigenza sbarchi sono: Espero (Fregata), Driade (Corvetta), Cassiopea (Pattugliatore), Libra (Pattugliatore), Vega (Pattugliatore) e Tremiti (Traporto Costiero).

18.12 “Malta e l’Italia sono stati lasciati soli a gestire questo enorme problema: a Bruxelles i soldi contano più delle vite umane” ed è più importante “trovare miliardi per la Grecia” che “girare quei soldi per salvare esseri umani”. Lo ha detto all’ANSA il premier maltese, Joseph Muscat, di rientro da Tripoli dove ha visto le autorità libiche. Serve una “vera solidarietà, una vera e propria politica di gestione” del problema senza la quale – ha aggiunto Muscat – “continueremo solo a raccogliere cadaveri in mare”. “I militari maltesi ed italiani sono degli eroi: stanno facendo l’impossibile per salvare tante vite umane da soli, senza l’aiuto dell’Europa”. Di un’Europa – ha ribadito Muscat – dove “i soldi sono più importanti delle vite umane”.

18.08 Nel naufragio di venerdì scorso in acque Sar maltesi ci sarebbero stati circa 188 morti. Secondo i racconti di alcuni sopravvissuti sul barcone che si è capovolto c’erano almeno 400 persone tra cui molte donne e bimbi. I superstiti sono 212. I cadaveri recuperati sono 38. Mancherebbero all’appello, quindi, circa 150 persone

17.17 Dopo avere condotto a Porto Empedocle i superstiti dell’ultimo naufragio a Lampedusa e altri migranti soccorsi in diverse operazioni di salvataggio, la nave Libra della Marina militare sta facendo rotta verso Lampedusa. Sull’unità navale dovrebbero essere caricate le altre bare che si trovano ancora nell’hangar dell’aeroporto dell’isola.

16.57 La Libia chiede l’intervento dell’Europa per fronteggiare i flussi migratori dalle coste libiche. Il premier Ali Zeidan ha chiesto sostegno nella formazione dei guardiacoste e accesso al sistema satellitare per monitorare le frontiere.

16.40  Il corpo di un migrante naufragato lo scorso 3 ottobre davanti a Lampedusa è stato recuperato dai sommozzatori che stanno operando nella zona dove è affondato il peschereccio. Da questa mattina sono dunque cinque i corpi recuperati. Il bilancio ufficiale e provvisorio sale a 363 vittime che, con i 155 sopravvissuti, permette di raggiungere quel 518, numero che i superstiti hanno indicato come presenti sul barcone al momento della tragedia.

15.55 Sono cominciate a Porto Empedocle le operazioni di sbarco dalla nave Cassiopea delle bare, sono 150, delle vittime. Due muletti sollevano i feretri che vengono sistemati sulla banchina. Un lungo applauso è partito dal molo di Porto Empedocle quando il muletto ha preso dalla nave Cassiopea le bare bianche dei quattro bimbi morti nel naufragio del 3 ottobre scorso a Lampedusa deponendole sulla banchina. Le salme saranno trasferite tutte nel cimitero di Piano Gatta, ad Agrigento; 120 saranno seppellite nel camposanto, il resto dei feretri saranno trasferiti nei cimiteri di altri comuni della provincia di Agrigento che hanno dato disponibilità.

14.04 Migranti in fuga dal Palaspedini, l’impianto sportivo del rione Cibali di Catania. Sono centinaia di siriani arrivati 5 giorni fa dopo essere stati recuperati a 60 miglia dalle coste siracusane da un mercantile battente bandiera panamense, il ‘Begonia G.’. Tra loro anche 63 e 79 minorenni. Uscendo dalla struttura, scavalcando cancelli e saltando da finestre, hanno chiesto ai passanti indicazioni per potere raggiungere la stazione ferroviaria. Il loro obiettivo è raggiungere i paesi del Nord Europa.

13.47 Due nuovi barconi, con a bordo centinaia di migranti, sono stati soccorsi nel Mediterraneo, tra Malta e la Sicilia. Il primo si trova a 60 miglia a sud di Lampedusa, in un’area di soccorso di competenza maltese: è stato già agganciato da un pattugliatore della Marina maltese e da un mercantile. L’altro barcone è stato individuato nella stessa area dove si è verificato il naufragio di venerdì scorso, a 60 miglia ad sudest di Lampedusa. L’allarme è stato lanciato con un telefono satellitare da bordo dell’imbarcazione dove ci dovrebbero essere 400 persone. In zona operano la nave Espero della Marina e la nave Cavallari della Guardia Costiera. In soccorso è stato dirottato in zona il rimorchiatore Asso 30 e presumibilmente porterà i migranti a Pozzallo, considerato che il centro di accoglienza di Lampedusa è già affollato. E’ la seconda volta che il rimorchiatore viene messo a disposizione dall’armatore privato.

 

12.22 I quattro bimbi sopravvissuti al naufragio in acque Sar di Malta, giunti a Porto Empedocle, sono stati salvati dagli altri naufraghi. I siriani che erano in acqua e che sapevano nuotare sarebbero riusciti ad afferrarli e a tenerli a galla fino a quando non sono arrivati i soccorsi. Il comandante della nave della Marina militare Libra, Catia Pellegrini ha dichiarato: “I bambini che avevamo a bordo sono quattro. Tre fratellini, di cui due gemelli che sono più grandicelli, forse due o tre anni, e il fratellino più piccolo che non credo arrivi neanche all’anno di vita. I fratellini più grandi, per tutto il viaggio, hanno avuto grande istinto di protezione nei confronti del più piccolo, si preoccupavano di lui non appena qualcuno gli si avvicinava – continua – dei loro genitori non sappiamo nulla, mentre la madre del quarto bimbo sembra fosse sulla zattera soccorsa e portata a Malta”.

“Io non sono madre, però devo dire che, soprattutto in questa circostanza, dopo il salvataggio in mare, vedendo quei bambini che all’inizio non parlavano, erano scioccati, e poi piano piano, dopo le carezze, e le coccole, sembrava avessero dimenticato la tragedia, la commozione ti pervade”. Lo ha detto il comandante della nave militare Libra, Catia Pellegrini, dopo che si sono concluse le operazioni di sbarco a Porto Empedocle dei profughi tra cui 4 bimbi.

12.01 Intanto a Porto Empedocle molti dei profughi prima di lasciare il pattugliatore “Libra” e scendere sulla banchina di Porto Empedocle, si sono fermati a stringere la mano o a dare una pacca sulle spalle al fuciliere di Marina, capo team del reparto San Marco, secondo capo Cosimo Vergine. Alcuni dei militari della Marina vorrebbero in affido i bimbi salvati e per ora senza genitori. Gesti di affetto vicendevoli poi, ad operazione di sbarco terminate, spiegati dallo stesso secondo capo: “Gli abbiamo salvato la vita. È normale che abbiano gesti di affetto nei nostri confronti. Una volta imbarcati sulla Libra, abbiamo cercato di confortarli in tutti i modi, portandogli una bottiglietta d’acqua, accompagnandoli alla toilette, cercando la possibilità di scherzare con loro”. ”Ma anche – continua – abbracciandoli e confortandoli. I bambini soprattutto. Loro avevano bisogno del nostro aiuto, anche dopo averli salvati dal mare. Umanamente non è facile nemmeno per noi, anche se ognuno di noi deve fare quello a cui è tenuto. Molti dei miei colleghi hanno chiesto, se sarà possibile, avere in affido questi piccoli che sono stati salvati e che non sono accompagnati dai genitori”.

11.54 “In questi sei anni a Lampedusa ho imparato cos’è la compassione, ma anche a provare indignazione. Ho saputo, insieme a questa comunità, soffrire con chi soffre”. È l’insegnamento tratto dalla guida della parrocchia di Lampedusa da Don Stefano Nastasi, che oggi celebrerà la sua ultima messa sull’isola prima di essere trasferito a Sciacca. “In questi anni ho sentito molte parole, molte promesse – ha aggiunto – ma pochi sono stati i fatti. Non è lecito pressare una comunità piccola come questa e caricare su di essa problemi tanti grandi come quelli legati all’immigrazione”. Nei sei anni di guida della parrocchia Don Nastasi ha incontrato centinaia di migranti e sentito le loro storie. “Con molti di loro – ha detto – abbiamo parlato la lingua del cuore e ci è bastato guardarci negli occhi”. Il sacerdote, che verrà sostituito da Don Mimmo Zambito, ha ricevuto l’8 luglio la visita di Papa Francesco arrivato a Lampedusa a testimoniare la propria vicinanza alla comunità e ai tanti migranti sbarcati.

11.46 ”Il reato di clandestinità è un reato che un Paese deve sancire e affermare”. Lo ha detto il ministro delle infrastrutture e trasporti Maurizio Lupi a ‘L’Intervista’ su SkyTg24, sottolineando che il ”problema vero cui stiamo assistendo è che Lampedusa non è il confine dell’Italia, ma dell’Europa e quello che sta accadendo è un problema anche dell’Europa”.

11.03 I corpi di altri due migranti che erano sul peschereccio naufragato davanti a Lampedusa il 3 ottobre scorso, sono stati recuperati dai sommozzatori. Il bilancio ancora provvisorio del naufragio sale così a 362 vittime.

10.47 La marina maltese ha comunicato che ha recuperato il cadavere di un bambino di 3 anni, disperso in mare nel nuovo naufragio di venerdì al largo di Lampedusa. Il cadavere è stato trovato a circa 55 miglia sud est di Lampedusa

10.11 Sono tutti scesi dalla nave militare Libra giunta a Porto Empedocle i 236 migranti, 180 egiziani, somali ed eritrei soccorsi nel canale di Sicilia ieri e i 56 siriani sopravvissuti al naufragio in acque Sar di Malta. I profughi sono stati portati nella tensostruttura della protezione civile sempre dentro l’area del porto. Una donna egiziana scendendo dalla nave si è sentita male ed è stata accompagnata in ospedale ad Agrigento. Anche un altro giovane con ferite al piede è stato portato in ospedale.

9.07 I corpi di altri due migranti sono stati recuperati dai sommozzatori. Il bilancio del naufragio del 3 ottobre scorso, ancora provvisorio, sale così a 360 vittime

9.00 A Porto Empedocle è arrivato il pattugliatore Libra della Marina militare con a bordo 235 migranti presi a bordo in tre diverse operazioni di soccorso, compresi 56 superstiti del naufragio di venerdì. In banchina sono pronti tre autobus per il loro trasferimento.

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Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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