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Pensioni minime adeguate al costo della vita | C’è l’accordo tra Pd e Pdl

Saranno adeguate al costo della vita le pensioni degli italiani inferiori ai 3 mila euro lordi al mese. Gli aumenti automatici rimarranno bloccati per le pensioni che superano invece quella soglia. è questa la base dell’accordo tra Pd e Pdl che ancora però discutono sulla copertura finanziaria degli aggiustamenti.

Come riferisce il Corriere della Sera, il Pd vorrebbe togliere qualcosa dalle cosiddette “pensioni d’oro”, abbassando l’asticella già fissata per il nuovo contributo di solidarietà, che scatterebbe non più sopra 150 mila euro, come nel testo uscito da Palazzo Chigi, ma sopra 90 mila. Anche il candidato alle primarie Matteo Renzi negli ultimi giorni ha spesso proposto questa misura a cui gli avversari di centrodestra hanno risposto parlando di “redistribuzione di socialista memoria”.

Il Pdl, invece, vorrebbe prendere i soldi da altre voci.

“Le pensioni Inps superiori ai 90 mila euro lordi – precisa il Corsera – sono in tutta Italia appena 35 mila. Anche se è vero che la piramide del nostro sistema è clamorosamente sbilanciata, come confermano una serie di dati Istat, forse non a caso rilanciati proprio ieri, alla vigilia della discussione in Senato. Il 5% degli assegni più ricchi costa allo Stato quasi quanto il 44% di quelli più poveri”.

Anche il premier Enrico Letta, ieri a Domenica In, ha infatti ammesso: “Intervenire sulle pensioni d’oro è un fatto utile che va fatto, ma simbolico che porterà poco in cassa”.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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