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Muos, gli attivisti preparano una “invasione” della base di Niscemi

Il Muos di Niscemi continua a creare tensioni in Sicilia. Il movimento degli attivisti programma per domani una mobilitazione per opporsi all‘attivazione delle parabole del sistema di comunicazioni della marina militare statunitense a Niscemi. Una grande manifestazione, un lungo corteo si dirigerà alla base di contrada Ulmo “per rispondere ai piani dei governi che vorrebbero ultimare l’innalzamento del Muos”.

La base della Marina militare statunitense che si trova all’interno della sughereta di Niscemi è già da oltre venti anni attiva con le sue 46 antenne NRTF, secondo gli attivisti, “apportando gravi danni all’ambiente e alla salute delle persone che abitano il territorio circostante. Il movimento NoMuos si batte contro questa base e contro il suo carico di morte portato sia a quanti subiscono attacchi militari per mezzo dei sistemi di comunicazione al suo interno, sia ai cittadini che subiscono le onde elettromagnetiche da queste emanate”.

La manifestazione di domani segue alla stagione di mobilitazioni che ha visto protagonisti gli attivisti durante l’anno scorso: dai blocchi dei mezzi all’ingresso del cantiere della base al fine di rallentare i lavori, fino al grande corteo del 9 agosto, passando per gli scioperi cittadini e le occupazioni delle antenne. Gli attivisti hanno anche protestato in più occasioni a Palermo contro quello che definiscono “il voltafaccia di Crocetta”, cioè il ritiro della revoca delle autorizzazioni alla Manina Usa per la realizzazione del Muos sul suolo di Niscemi.

Intanto il comune di Gela si costituirà a fianco del comune di Niscemi, “ad adiuvandum” (cioè per sostenerne le ragioni), nei procedimenti davanti al Tar di Palermo contro il Muos, l’impianto radar realizzato dagli Usa nella base militare all’interno della riserva naturale niscemese di contrada Ulmo. Lo ha deliberato la giunta municipale, su richiesta del sindaco Angelo Fasulo, alla vigilia della manifestazione nazionale contro il Muos, in programma domani pomeriggio a Niscemi.

La decisione del comune di Gela riguarderà nello specifico il giudizio promosso dall’amministrazione di Niscemi contro l’assessorato regionale al Territorio, il ministero della Difesa e il Department of the Navy U.S.A in merito alle autorizzazioni rilasciate per la costruzione del sistema di comunicazione satellitare ad altissima frequenza. La costituzione in giudizio avverrà anche per il ricorso proposto dal movimento “No Muos” nei confronti delle stesse controparti per ottenere l’annullamento dei provvedimenti di revoca della precedenti autorizzazioni regionali. “Abbiamo deciso di scegliere la forma dell’intervento ‘ad adiuvandum’ – ha detto il sindaco, Fasulo – perché nel processo amministrativo ci consente di dare maggior forza alle azioni dei ricorrenti contro la realizzazione e la messa in opera dell’impianto satellitare”. “Questa amministrazione – ha aggiunto – intende fare tutto ciò che è in suo potere per garantire la tutela dell’ambiente nel nostro territorio e il diritto alla salute dei nostri cittadini”.

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