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Confcommercio, consumi congelati a febbraio | Meno 0,7% rispetto a gennaio

L’indicatore dei Consumi Confcommercio registra a febbraio una diminuzione dello 0,7% in termini tendenziali e una variazione nulla rispetto a gennaio, “confermando l’avvio, già in atto da alcuni mesi, di una fase di stabilizzazione, che però, in assenza di miglioramenti sul versante occupazionale e del reddito disponibile, non riesce ancora a tradursi in una ripresa in grado di far ripartire il ciclo economico”.

La dinamica tendenziale dell’indicatore di febbraio riflette una diminuzione dell’1,0% della domanda relativa ai servizi e dello 0,6% della spesa per i beni.

Variazioni positive, rispetto allo stesso mese dello scorso anno, si rilevano per la spesa reale in beni e servizi per le comunicazioni (+4,3%), in beni e servizi per la mobilità (+1,4%, il secondo segno positivo nell’ultimo trimestre) e per i beni e servizi ricreativi (+0,4%).

Le riduzioni più significative si sono registrate per gli alberghi, pasti e consumazioni fuori casa (-2,1%), i beni e servizi per la casa (-1,9%). Il dato di marzo relativo alle immatricolazioni a privati (famiglie) è ancora negativo, “a confermare che i miglioramenti del sentiment faticano a tradursi in incrementi della spesa”.

La variazione nulla del dato congiunturale è sintesi di un aumento dello 0,2% della domanda per la componente relativa ai servizi e una variazione nulla i beni. Relativamente alle singole macro-funzioni di spesa, in un contesto di generalizzata tendenza alla stabilità, solo per i beni e servizi per le comunicazioni si registra un incremento di un certo rilievo (+0,6%). Per quanto riguarda gli alimentari e le bevande, a febbraio la domanda si è mantenuta stabile. In termini di media mobile a tre mesi, l’indicatore rimane stabile.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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