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“Aviti a pagare perchè sbirriastivu” /VIDEO | Le intercettazioni dell’operazione Bucatino

Gli ordini arrivavano direttamente del carcere di Palermo, “il Grand Hotel Pagliarelli”: minacce velate e chiare intimidazioni. L’operazione che questa mattina ha portato in cella Giovanni e Maurizio De Santis, titolari del ristorante “Bucatino” di Palermo, insieme ad altre 5 persone, ha portato alla luce come Cosa nostra sia ancora un’ombra opprimente sull’imprenditoria siciliana.

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L’operazione è stata denominata “Bucatino”, come il noto ristorante i cui titolar avrebbero avuto un ruolo di primo piano nelle richieste di “protezione” nei confronti di alcuni imprenditori. I De Santis sarebbero degli  affiliati alla famiglia mafiosa di “Palermo centro” e avrebbero offerto la loro mediazione ai titolari di un grosso rivenditore di elettrodomestici che avevano subito il furto di un rimorchio con merce per un valore di 168 mila euro.

I due ristoratori si sarebbero offerti per far recuperare la refurtiva in cambio del pagamento di 15 mila euro a Natale e di un “pizzo” mensile di 1500 euro al mese.

Alessia Bellomo

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Alessia Bellomo
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