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Condannati gli assassini di Anna Politkovskaja | Due ergastoli per l’omicidio della giornalista russa

Era il 2006 quando Anna Politkovskaja fu uccisa davanti al suo appartamento: il tribunale di Mosca ha condannato i cinque imputati nel terzo processo per l’omicidio della giornalista russa. Il presutno killer Rustam Makhmudov e il presunto organizzatore dell’omicidio, lo zio Lom-Ali Gaitukeyev, sono stati condannati all’ergastolo. Per gli altri tre imputati le pene sono più leggere, dai 12 ai 20 anni.

Il ricorso da parte della difesa è già stato annunciato. Il giudice Pavel Melkhin ha accolto la richiesta dei familiari della Politkovskja che saranno risarciti di cinque milioni di rubli (poco più di centomila euro). Condannato a 20 anni anche l’ex dirigente della polizia moscovita Serghiei Khadzhikurbanov (altro presunto organizzatore del delitto) e rispettivamente a 14 e 12 anni Dzhabrail e Ibragim Makhmudov (indicati come complici).

La morte della giornalista russa, contraria a Vladimir Putin, avvenne il 7 ottobre del 2006. La Politkovskaja lavorava per il giornale Novaya Gazeta ed era fermamente contraria a Vladimir Putin. Divenne celebre per i suoi reportage e le sue inchieste sulle violazioni dei diritti umani in Russia e in Cecenia.

Il 27 maggio la pubblica accusa aveva chiesto l’ergastolo per Makhmudov e Gaitukayev, 22 anni per Khadzhikurvanov e 19 e 15 per Dzhabrail e Ibragim Makhmudov. In un altro processo, per la morte della giornalista era stato condannato anche un altro ex ufficiale di polizia, Dmitri Pavliucenko: l’uomo sconterà 11 anni di reclusione per aver confessato di aver organizzato il pedinamento della Politkovskaja.

Alessia Bellomo

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Alessia Bellomo
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