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Cgia: “Il taglio delle bollette di energia | non premia la piccola e media impresa”

Il provvedimento del governo per scontrare il costo dell’energia elettrica sarà quasi del tutto ininfluente per le piccole aziende, in questo modo vanificando le speranze di un possibile effetto ripresa. A sostenere questa posizione la Cgia di Mestre, che attraverso uno studio sui possibili effetti dello “sconto energetico”, ha rilevato come non riuscirà a produrre nessun effetto benefico per l’85 per cento delle aziende e dei lavoratori autonomi.

Secondo lo studio il beneficio riguarderà quelle particolari utenze che hanno una potenza impiegata superiore ai 16,5 Kw. Questo, almeno nei dati della Cgia, escluderebbe ben 4 milioni di attività economica che non potranno ottenere i benefici perché non utilizzano questo tipo di utenze energetiche.

Secondo la previsione del governo Renzi questo provvedimento avrebbe dovuto ridurre i costi, per le Pmi, del 10 per cento, ma potrebbe non essere così. Sottolinea ancora la Cgia come l’Italia abbia un altro grosso problema per le Pmi, che pagano il 68 per cento in più sulla bolletta dell’energia rispetto alla media degli altri Paesi europei.

Il ministero dello Sviluppo economico ha stimato che le imprese ad essere interessate da questo provvedimento del governo saranno 710mila. “Qualsiasi misura che abbassi le tasse o, come in questo caso, riduce i costi di produzione delle attività economiche – spiega il segretario della Cgia di Mestre, Giuseppe Bortolussi – va salutata con soddisfazione. Detto ciò, ricordo che il 95% delle imprese presenti in Italia ha meno di 10 addetti e ben oltre il 70% degli artigiani e dei commercianti lavora da solo”.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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  • salve
    è certamente che un Governo si occupi, anche in maniera non congrua ed a favori degli utenti più forti, che già da se stessi possono proficuamente trattare il prezzo delle forniture elettriche, senza bisogno di aiuti governativi.
    Il governo invece non si preoccupa di riportare la legalità nella misurazione dei consumi elettrici, presso tutte le utenze dotati di contatori elettrici per la telelettura completamente fuori legge
    Infatti, Il D.Lgs. n. 22 del 2 febbraio 2007 (G.U. n. 64 del 17 marzo 2007) ha disposto che la misura dell’energia elettrica, faccia parte della Metrologia Legale, almeno per quanto che riguarda i contatori soggetti alla MID: trattasi, secondo quanto si legge nella direttiva stessa, dei contatori elettrici di energia attiva (art. 1) destinati ad uso residenziale, commerciale, e industriale leggero (allegato specifico MI-003).
    La Direzione dell’Agenzia delle Dogane, ( AdD ), nel 2007, ha immediatamente declinato la propria competenza nell'ambito delle verifiche periodiche, senza ipotizzare un regime transitorio, fino a ché le istituzioni, non avessero provveduto a regolamentarla.
    Inoltre, in successive circolari, la stessa Direzione dell’AdD, ha dichiarato decaduta la propria competenza, ad accreditare laboratori per la verifica dei gruppi di misura di energia elettrica, aventi valenza fiscale.
    La Direzione dell’Agenzia delle Dogane, ( AdD ), nel 2007, ha immediatamente declinato la propria competenza nell'ambito delle verifiche periodiche, senza ipotizzare un regime transitorio, fino a ché le istituzioni, non avessero provveduto a regolamentarla.
    Inoltre, in successive circolari, la stessa Direzione dell’AdD, ha dichiarato decaduta la propria competenza, ad accreditare laboratori per la verifica dei gruppi di misura di energia elettrica, aventi valenza fiscale.
    In attesa dei decreti attuativi da parte del Ministero dello Sviluppo Economico per disciplinare la verifica dei contatori MID, si è di fatto determinato un preoccupante vuoto relativo, non solo alle verifiche sugli impianti di nuova installazione, ma soprattutto a quelle periodiche dei gruppi di misura. ( 1 )
    La necessità delle verifiche periodiche è riconosciuta, dallo stesso D.Lgs. n. 22/2007 ed è richiesta in modo ancor più pressante, sia dalla nuova tipologia di contatori che vengono attualmente installati, sia dalle condizioni di rete (tele lettura) in cui tali contatori devono operare
    Se da un lato, i contatori elettronici hanno l'indubbio pregio di consentire la tele lettura e l'applicazione di tariffe multi orarie, dall'altro l'elevato livello di programmabilità e di intervento diretto da server Enel a tele lettore, richiede controlli più rigorosi sia in sede di prima installazione, sia nelle successive verifiche periodiche.Da quanto detto, peraltro, non può che risultare evidente la necessità, nel contesto industriale, della verifica di prima installazione, che permette di valutare non solo la corretta inserzione dello strumento, ma anche l'adeguatezza dell'intera catena di misura. ( 1 )
    Aspetto basilare, ancora, è che le verifiche prime e periodiche siano effettuate da enti certificatori indipendenti, ovvero non legati in alcun modo né ai fabbricanti di misuratori, né alla produzione e alla distribuzione di energia elettrica: infatti, alcuni distributori e produttori di energia elettrica, hanno creato una propria linea di produzione di contatori, dei quali controllano ogni aspetto, dalla progettazione alla programmazione finale, l'indipendenza dell'ente certificatore diventa prerequisito essenziale per garantire la tutela del consumatore, infondendo inoltre nel pubblico la fiducia nella validità dei risultati forniti ( 1 ). Abbiamo, voluto riportare alcune considerazioni espresse da Asso Misure Energia, per riportare il parere di un’autorevole associazione, in merito all’inverosimile ed incredibile provocazione e prevaricazione, portata avanti da decenni da Enel, nei confronti dei cittadini indifesi, costretti a subire, il ricatto, l’estorsione e la truffa, a causa di pagamenti richiesti attraverso bollette di elettricità, conteggiate con quantità di energia misurata attraverso apparecchiature illegali, perché non rispettosi delle norme previste per la metrologia legale.
    Milioni di cittadini indifesi, utenti elettrici, sono stati lasciati in balia di Enel distribuzione, che ha progettato, prodotto, fatto produrre, approvato, marchiato CE, verificato, ecc., ecc.
    Dov’era il Governo, il Ministero dello Sviluppo Economico, dov’erano l’AEEG, lo sportello dei consumatori, i paladini dei consumatori, tutto il giorno sbraitanti, nelle varie trasmissioni televisive, dov’erano i parlamentari legiferanti e paladini dei cittadini elettori, dov’era la stampa e tutti i tribuni televisivi paladini di politica e società, dov’era la Guardia Finanza che avrebbe dovuto sventare la frode a danno di milioni di cittadini utenti, ed infine principalmente dov’era la scrupolosa Giustizia !
    Signori Giudici, siete rimasti inoperosi, invece di analizzare con attenzione che cosa prevede la normativa nazionale sul piano sanzionatorio, senza fermarsi al solo DLgs 22/2007.
    Il decreto prevede espressamente, in caso di violazione delle proprie disposizioni, sanzioni di carattere amministrativo sia per il detentore/utilizzatore/fabbricante che per l’organismo notificato.
    Tale disposto, che istituisce una responsabilità solidale tra produttore, utilizzatore e verificatore, sembra porsi oltre che come norma con funzione sanzionatoria anche quale elemento preventivo.
    Attraverso il coinvolgimento, di tutti gli operatori che assumano una qualunque relazione con lo strumento soggetto a controllo, si intende costruire una catena di responsabilità e controlli reciproci in modo da evitare che le disposizioni attinenti il funzionamento degli strumenti di misura possano essere violate.
    Non vogliamo aggiungere altro, occorre solo agire denunciare, in concorso tra loro tutti coloro che concorrono a truffare l'utente.
    E' urgente denunciare, non solo chi impiega strumenti di misura fuorilegge, ma anche chi applica tariffe gonfiate, concorrendo a portare ancor di più alla fame i cittadini indifesi.
    andrea di giovanni
    movimento cittadini indifesi.
    blog aiuto sicuro
    aiutosicuro@libero.it

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