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Equo compenso, pronto il ricorso contro il decreto | Scontro tra Confindustria Digitale e la Siae

L’accordo sull’equo compenso sembra aver scontentato quasi tutti. Soprattutto il presidente di Confindustria Digitale Elio Catania, che in conferenza stampa a Roma si è scagliato contro il decreto voluto dal ministro Dario Franceschini e che prevede l’aumento dei compensi per le produzioni a uso personale di musica e film: da 0,90 a 4,80 euro per gli smartphone, da 1,90 a 4,80 per i tablet, da 1,90 a 5,20 per i pc e fino a 5,20 per le smart tv. Una misura “del tutto ingiustificata rispetto agli attuali standard tecnologici e di consumo”, secondo Catania.

Ormai è scontro aperto contro la Siae, la Società Italiana Autori ed Editori: Secondo le nostre stime considerando i trend di crescita del mercato di consumo elettronico nel 2014, ci sarà un gettito totale per le casse Siae di circa 157 milioni di euro, con un aumento del 150 per cento rispetto al 2013″, ha attaccato Catania “Vista l’entità delle cifre e considerando anche la forte pressione competitiva e sui margini che caratterizza il settore dell’elettronica di consumo, non è difficile prevedere che tali aumenti graveranno inevitabilmente sulla dinamica dei prezzi, irrigidendo, per esempio, la politica delle offerte e degli sconti”

La Siae dal suo canto ha controbattuto tramite il direttore generale Gaetano Bladini: “Noi sosteniamo la creatività italiana, tutelando un settore produttivo che traina tutta l’economia nazionale e che fornisce contenuti per le nuove tecnologie senza i quali le multinazionali, che Catania difende, non guadagnerebbero un euro”.

Ad appoggiare Siae c’è pero Confindustria Cultura: secondo Marco Polillo, il Governo fa bene ad adeguare i compensi per le produzioni a uso personale di musica e film su apparecchi come smartphone e tablet.

Confindustria Digitale comunque “chiede che il regime dell’equo compenso venga profondamente revisionato includendo nel sistema decisionale valutazioni e competenze”, ha proseguito Catania “Siamo pronti a fare ricorso, appena il testo sarà reso noto”.

Alessia Bellomo

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  • Sono profondamente deluso dalle nuove tariffe ingiustifiche e in particolare contro la normativa che tutela la Siae su diritti e compensi prelevati ingiustificatamente.

    Il settore dell'industria che tutela la Siae come anche la siae non mi sembra un settore in difficoltà come al contrario è invece il settore della distribuzione di prodotti teconologici e le famiglie a piu' basso reddito che ne usufruiscono in larga parte.

    Tassare la tecnologia in modo ingiustificato ed aprescindere dall'uso che se ne fa dei prodotti è illegittimo e genera una uscita di capitali da''alitalia che mai potrà decollare sotto questo profilo

    Spero venga posto un freno a questa estrosione ed al guadagno facile fatto dalla Siae.
    Sostengo le categorie e chiunque presenterà il ricorso.

    E' ormai noto che tutti i proprietari di sispositivi ormai pagano tutto quello che viene scaricato sui propri cellulari corrispondendo già il compneso che tutela i diritti degli artisti che in questo caso preleveranno due volte ed in modo illegittimo il compenso.

    Dr. Lorenzo Prevete

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Alessia Bellomo
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