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Dna espanso, i nostri geni come mattoni | Le nuove frontiere della biologia sintetica

Utilizzare i nostri geni come “mattoni” per creare perfino nuove forme di vita mai apparse sulla Terra. Non è un nuovo film di fantascienza ma l’ultima frontiera della biologia sintetica. I componenti delle cellule Dna, Rna e proteine potrebbero così essere usate anche per realizzare nuovi farmaci, sintetizzare alimenti.

L’ultima scoperta in questo campo è quella di Floyd Romesberg, ricercatore allo Scripps Research Institute di La Jolla, in California. La notizia è stata recentemente pubblicata da “Nature”. Romesberg è riuscito a inserire nel Dna di un batterio, l’E.coli, due nuove basi artificiali, chiamate X e Y.

In estrema sintesi se il Dna di tutti gli organismi viventi utilizza solo quattro basi azotate (timidina, guanina, citosina e adenina) alla base del codice genetico, il nuovo batterio ne possiede sei. Ne deriva cne se con le quattro basi si possono produrre venti aminoacidi con il Dna espanso se ne possono produrre 172 e così la possibilità di sintetizzare nuove proteine cresce a dismisura.

Sara Migliore

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Sara Migliore
Tags: biologia sinteticacaliforniaE.coliFloyd Romesbergforme di vita sul pianetageneticageni come mattonila jollanuove forme di vitaScripps Research Institute La Jolla