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Privacy sul Web? La password non basta: Facebook si affida a un dinosauro

Connessi h24, sempre “social”, pronti a condividere esperienze e stati d’animo. Ecco uomini e donne del terzo millennio, perennemente online. Ma non sempre la condivisione è gradita. Che fare se si vuole “schermare” la propria vita da occhi indiscreti?

In aiuto della privacy, il social più amato e “popolato”, Facebook, si è affidato a un dinosauro. Da qualche giorno, cliccando sul menù in alto a destra, compare un piccolo dinosauro celeste che aiuta l’utente a difendersi dai curiosi indesiderati.

Si chiama Privacy Checkup e permette di verificare soprattutto cosa si condivide e con chi. Ci sono tre fasi principali: prima di tutto si potrà controllare le persone che possono visualizzare i nostri aggiornamenti di stato, poi chi vede l’attività delle app e per ultimo chi ha accesso alle informazioni personali del proprio profilo, come la data di nascita. Il dinosauro può anche rimuovere le vecchie app e cambiare il pubblico dei propri post.

“Questo aggiornamento conferma il nostro impegno per garantire un utilizzo sempre più sicuro del social network- spiegano gli ideatori  – . Terremo conto del riscontro che le persone daranno sul nuovo strumento, con l’obiettivo di migliorarlo nel corso del tempo”.

 

 

 

Nadia Palazzolo

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Nadia Palazzolo
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