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Almaviva condannata ad assumere due ex Lap | ma la vertenza del call center è ancora aperta

Da Lap (lavoratrici a progetto) addette al call center Almaviva di Palermo, ad assunte con contratto a tempo indeterminato. L’ha stabilito una sentenza emessa dal giudice del lavoro del capoluogo siciliano, Paola Marino, che obbliga l’azienda a convertire il rapporto in contratto a tempo indeterminato di natura subordinata.

A vincere la causa contro uno dei più grossi call center della città, portata avanti dalla Cgil di Palermo, assieme al Nidil e all’Slc, con il patrocinio dell’avvocato Pietro Vizzini, sono state Francesca Malisano, 32 anni, Lap presso Almaviva dal 2010 al maggio 2013; e Antonia Lembo (detta Antonella), 37 anni, in Almaviva dal 2008 al dicembre 2012.

>LA NOTA DELL’AZIENDA SUL CASO

Malisano, “esausta per le condizioni difficili di lavoro”, dice il sindacato, si rivolge al Nidil-Cgil nel 2013. Lembo segue la stessa strada per una motivazione diversa: non le viene rinnovato il contratto dopo 4 anni con la motivazione della “scarsa produttività”.

Nel 2012, con la legge Fornero non ancora approvata, “Almaviva – spiega una nota della Cgil – chiedeva ai lavoratori a progetto di firmare una risoluzione consensuale del contratto prima del tempo e, nello stesso giorno li invitava a firmare un contratto identico ma di durata maggiore (sette mesi e non tre) per posticipare l’applicazione della nuova normativa ai contratti in scadenza. Il Nidil sventa lo stratagemma. I 30 lavoratori portano avanti la loro vertenza. Oggi le prime due vittorie”.

“È la più importante battaglia vinta da Slc contro Almaviva – dice il segretario Maurizio Rosso. – Aziende che si stabiliscono in Sicilia con gli aiuti della Regione, non possono trattare i lavoratori come Kleenex. Ci sono 20 mila persone nei servizi, questa è la nostra industria del futuro e va sostenuta”.

Una vittoria per le due lavoratrici, non c’è dubbio, ma Almaviva è da mesi al centro di una vertenza per la dura crisi che sta affrontando per via delle delocalizzazioni e delle commesse al massimo ribasso. Il confronto con le Istituzioni, nazionali e regionali, è ancora aperto.

Maria Teresa Camarda

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Maria Teresa Camarda
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